I grandi fotografi: David Alan Harvey
Da Trinidad a Napoli, da Ibiza a Bangkok. Autore di oltre 40 servizi per il magazine, questo grande fotografo americano ha incarnato per anni lo spirito di National Geographic, proponendo uno stile innovativo e personale centrato sulle persone e su un utilizzo magistrale della composizione e del colore.
Maestro indiscusso del reportage moderno, David Alan Harvey è nato a San Francisco nel 1944 e ha trascorso i primi anni della sua vita con i genitori in Virginia. Ha cominciato a fotografare all’età di 11 anni con una Leica acquistata con i soldi guadagnati consegnando i giornali nel suo quartiere.
A vent’anni, già realizzava reportage sociali impegnati, come il lavoro in bianco e nero su una comunità afroamericana della Virginia pubblicato nel 1966 nel suo primo libro, Tell it like it is. Nel 1969, dopo aver ottenuto la specializzazione in giornalismo alla Missouri School of Journalism, ha cominciato a lavorare come fotografo al Topeka Capital Journal, in Kansas, dove è stato incoraggiato a cominciare a scattare a colori. Da allora, la sua carriera è stata un susseguirsi di successi e riconoscimenti: forte di uno stile molto personale e innovativo, basato su un uso magistrale del colore e una grande attenzione per la composizione, Harvey ha realizzato oltre 40 servizi per National Geographic (il primo, del 1973, sulla “sua” Virginia; il più recente, datato aprile 2007, sul mondo della musica hip hop, reportage dal quale è stato tratto il libro Living Proof), contrassegnando con il suo stile un’intera epoca fotografica del magazine. Harvey ha pubblicato i suoi lavori nelle maggiori testate americane e internazionali, dal 1997 è diventato membro permanente dell’agenzia Magnum, forse la più importante al mondo, ha pubblicato libri oggi considerati capisaldi nel campo della fotografia come Cuba e Divided Soul, ha realizzato un gran numero di mostre in gallerie tra le più prestigiose di tutto il mondo e raccolto premi internazionali di grande valore, tra cui il Magazine Photographer of the Year della National Press Photographers Association nel 1978.
Considerato specialista dell’America Latina (famosi i suoi lavori su Cuba, Brasile e Messico), Harvey in realtà ha lavorato in tutto il mondo su tematiche molto varie, dall’hip hop alle feste tradizionali italiane al Sud-Est asiatico, concentrando sempre la sua attenzione sulle persone, sullo spirito del luogo e sulla cultura dei popoli che lo abitano, ottenendo sempre un riuscitissimo cocktail di fotogiornalismo, fotografia antropologica e fotografia di viaggio, contraddistinto da uno stile molto personale e inconfondibile.
Oggi, pur continuando a fotografare per National Geographic e altre testate, Harvey dedica molto del suo tempo alla formazione e alla promozione di nuovi talenti, insegnando fotografia e tenendo conferenze e workshop in tutto il mondo. A riprova della sua attenzione per le nuove leve, ha fondato Burn magazine, un sito unico nel suo genere per promuovere l’attività dei fotografi emergenti. Attualmente David Alan Harvey vive a New York.