Magazine Cinema
Questo The Adjustment Bureau ovviamente non raggiunge i livelli di Blade Runner (nemmeno ci prova) e forse sviluppa una delle idee meno interessanti di Dick, però come film di puro intrattenimento se la cava discretamente. Non rientra nella fantascienza di una volta ma non la butta nemmeno in caciara come ormai capita sempre più spesso. Anzi, si può dire che scene di azione vere e proprie non ce ne siano. Per tutte queste caratteristiche ricorda un pò il recente The Box.
David Norris si candida come senatore nello stato di New York, ma per una serie di ragioni la sua campagna elettorale finisce male e lui perde l'occasione di tutta una vita. A sistemare le cose interviene l'Adjustment Bureau, un'agenzia (?) che agisce nell'ombra per far andare le cose secondo i piani elaborati da un misterioso "presidente". Sono angeli ? Divinità ? Il destino personificato? Nell'economia del film la cosa non ha poi molta importanza, perché il protagonista è David e il suo unico obiettivo è incontrare la donna che ama, a costo di rovinare i piani del destino.
Un uomo normale in una situazione fuori dall'ordinario, quindi niente fughe troppo rocambolesche o sparatorie interminabili, giusto qualche inevitabile corsa attraverso la bellissima Manhattan. Comunque il ritmo regge bene e l'interesse dello spettatore viene tenuto vivo per tutta la durata, fortunatamente senza ricorrere troppo a misteri e colpi di scena, anzi, le informazioni strettamente necessarie vengono rivelate fin da subito, mentre su altri aspetti secondari si sceglie di lasciare un alone di mistero. E poi, come ho già detto, il nucleo narrativo è la storia d'amore tra David ed Elise.
L'unica critica che mi sento di sollevare riguarda il finale, che effettivamente sembra un pò irruento e sbrigativo. L'impressione è che si siano un pò adagiati nella parte centrale, per poi rendersi conto che la cosa andava chiusa in fretta, oppure hanno semplicemente scelto di ravvivare il ritmo per non spompare lo spettatore. Fatto sta che l'ultima sequenza si sviluppa in modo troppo improvviso.
Matt Damon non si smentice, ma nella parte del candidato giovane e impacciato funziona bene. Emily Blunt invece è decisamente più naturale e disinvolta.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
[Anteprime Piemme] Younger - La ragazza di Orchard street
Pagine: 280 Prezzo: 16,90€Editore: PiemmeUscita: 7 Luglio 2015A volte nella vita basta dire… sì. Così, quando Alice capisce che non ne può più di fare la... Leggere il seguito
Da Lafenicebook
CULTURA, LIBRI -
28 giugno 1969: i moti di stonewall
Questo è lo screenshot della pagina Facebook della Casa Bianca, fissato nel pomeriggio del 26 giugno 2015. Pochi minuti prima la Corte Suprema degli Stati... Leggere il seguito
Da Masedomani
CULTURA -
Twist and shout a Firenze
Venerdì 26 giugno – dalle 20 ‘A Firenze il venerdì sera sembra di essere tornati indietro di 60 anni’. Twist and Shout! A 50’s and 60’s Night: ★ INCANTO SOTTO I... Leggere il seguito
Da Wfirenze
CULTURA, EVENTI, VIAGGI -
L'estate con Piemme Edizioni
pp. 280 - euro 16,90YoungerPamela Redmond SatranIn libreria dal 7 luglio 2015Brillante, comica e romanticissima, la storia irresistibile di una casalinga davver... Leggere il seguito
Da Spaginando
CULTURA, LIBRI -
28 Giugno 2015 – San Gregorio / Bagni Marinelli – Elisabetta Liguori presenta “I...
Domenica 28 Giugno – Ore 21.00 Bagni Marinelli (San Gregorio – Litoranea Gallipoli-Leuca) Bagni Marinelli presenta “Incontri d’autore” per la rassegna “Letture... Leggere il seguito
Da Lucianopagano
CULTURA -
Gli anni ’90 e il movimento Squat nelle fotografie di Ash Thayer.
E’ il 1999 quando Iggy Pop registra l’album Avenue B, prodotto da Don Was, un album che la critica ha definito tipicamente newyorchese per le sonorità fluide e... Leggere il seguito
Da Claudia Stritof
CULTURA, DIARIO PERSONALE, LIFESTYLE