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I guardiani del potere

Creato il 15 febbraio 2013 da Freeskipper

I guardiani del potere.

di Maria Pia Caporuscio

Quando si condanna l’operato dei politici spesso ci si dimentica di chi fornisce loro le armi per poterlo fare: i giornali! I giornalisti che volutamente evitano di informare la popolazione sui retroscena della politica, lasciando compiere alle loro spalle atti, a volte addirittura criminosi, commettono un doppio tradimento, uno contro i lettori e l’altro contro l’etica professionale. Questi “non giornalisti” diventano a tutti gli effetti complici dei danni, che il loro silenzio provoca sulla popolazione e andrebbero condannati ancor più degli stessi politici, che tali leggi legiferano. Tenere la popolazione all’oscuro equivale a legar loro le braccia, a renderli impotenti, a sottometterli. Un popolo informato è in grado di difendersi con le armi a sua disposizione, come la mobilitazione e quindi fermare la deriva degli abusi di potere. Un paese si definisce “democratico” quando la popolazione è resa consapevole delle decisioni che la classe dirigente intende adottare, quando all’obbligatorietà di una legge si contrappone la discussione, in caso contrario questo paese non può dirsi democratico. Purtroppo da molto tempo nei paesi cosiddetti democratici, la democrazia viene asservita al potere e proprio a causa del tradimento dei media. I media sotto certi aspetti hanno sostituito le forze dell’ordine, le quali intervenivano per bloccare i manifestanti durante gli scioperi o le manifestazioni di piazza. Costoro agiscono in modo più subdolo e devastante impedendo addirittura che vengano a conoscenza dei misfatti, in modo da tenerli buoni. Sono diventati i guardiani dei potenti, lo scudo tra dominati e dominatori. La sola cosa che da sempre i governanti temono, è l’ira della popolazione e per difendersi non hanno mai smesso di studiarne il modo migliore per riuscire a sottometterli. Ci sono riusciti egregiamente questi moderni potenti e con meno spreco di energie: comprando i media! Arrivati a questo punto le lotte, prima ancora che contro gli abusi della politica, dovrebbero essere indirizzate contro questa categoria, che a tutti gli effetti può essere considerata il braccio armato del potere.


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