Eh questa settimana mi sono fatto sentire pochissimo, ma sono in atteggiamento pre-Lucca e poi non sono riuscito a vedere tanta roba. Fra le poche cose a cui sono riuscito a dare un’occhiata c’è questo I guerrieri dell’Imperatore, film cinese che ho visto in tre puntate tanto mi sono rotto le balle. Sto iniziando seriamente a pensare di eliminare, dopo la stragrande parte del cinema italiano, anche quello cinese dalla mia personale dieta cinematografica. Vorrei eliminare anche quello francese, tanto odio la Francia e i suoi occupanti, ma si deve ammettere che un po’ il cinema lo sanno fare e non vedo l’ora di perdere tre ore della mia vita con La Vita di Adele, che per ora pare essere un po’ irreperibile. Comunque per abbozzare a questo fatto, mi sono buttato sul cinema cinese trovando questa perla di non sense ambientata, come tutti i film cinesi, all’epoca dell’impero e delle guerre con la spada (che ci vuole poco, visto che in Cina quest’epoca sarà durata un millennio).
Il film racconta la storia delle Ghigliottine, un esercito segreto dell’impero che ha il compito di uccidere i rivoltosi e lo fa attraverso delle strane spade a forma di punto interrogativo sulle quali fanno roteare delle lame rotanti che all’occorrenza possono diventare anche dei simpatici collarini. Le ghigliottine stanno inseguendo il rivoltoso Wolf, una specie di Gesù Cristo con gli occhi a mandorla, che sta mettendo zizzania contro la dinastia Qing (che si legge Ching senza motivo). Le ghigliottine lo catturano, ma poi scappa, poi lo inseguono e poi succede un macello con i fucili e la gente vestita con armatura improponibili.
La trama va piano piano sfaldandosi quando, come in tutti i film cinesi, la sceneggiatura inizia a buttare dentro veramente troppe cose e troppi colpi di scena inutili. Ghigliottine, rivoltosi, esercito, imperatore, patti segreti, fucili, stragi, cannonate…troppa roba, siate più semplici cari amici della Cina, altrimenti i vostri film rischiano di annoiare e confondere come questo. La confusione si manifesta già dai primi istanti, dove una voce narrante è costretta a dare un po’ di contesto alla storia, ma il racconto è confuso e va ascoltato due volte. La noia arriva in ogni combattimento, dove le scene rallentate e le inutili inquadrature dei volti degli sfidanti non fanno altro che rallentare il ritmo.I guerrieri dell’imperatore non fa ridere, non fa piangere e non fa emozionare, fa solo annoiare lo spettatore. “Allora perché te lo sei visto tutto?” Beh, perché speravo migliorasse nel finale, invece è anche peggio del resto del film…che film deludente…