I sarcofagi a forma umana dei Chachapoya, in Perù
(Foto: worldsurfr)
Quando gli Spagnoli arrivarono in Perù, agli inizi del XVI secolo, i Chachapoya erano stati già conquistati ed assorbiti nell'impero Inca. Sebbene di loro, dopo la conquista, rimangono ben poche tracce, questa misteriosa popolazione è nota ai ricercatori attraverso dei veri e propri "testimoni" della loro esistenza: sarcofagi in terracotta dipinta con volti umani. Proprio questi sarcofagi molto particolari sono stati oggetto di indagini archeologiche, poiché sono testimonianze molto rare. La maggior parte dei purunmachu, infatti, sono stati saccheggiati e distrutti già in passato. I ricercatori, comunque, sono riusciti a trovarne ben sette intatti, su questo sperone roccioso peruviano. L'inaccessibilità del luogo è stata la salvezza di questi preziosi reperti.
Mummie Chachapoya contenute nei sarcofagi antropomorfi
ritrovati in Perù (Foto: pmoroni)
Diversi luoghi in cui sono stati seppelliti i Chachapoya mostrano purunmachu impreziositi da pittogrammi in ocra rossa che rappresentano scene di pastorizia o caccia ai lama o ai cervi, affiancate a rappresentazioni di figure umane con raggi che emanano dal capo ed acconciature di piume. Altri purunmachu sono stati scoperti ad Aya-Chaqui. Gli archeologi pensano che questa pratica sepolcrale sia stata mantenuta per centinaia di anni.
Per quel che riguarda la semisconosciuta civiltà Chachapoya, questa fu definitivamente spazzata via dall'arrivo degli Spagnoli di Alvarado, che invasero la regione nel 1539. Una volta che la cultura Chachapoya scomparve, le loro sepolture non furono più considerate sacre e la maggior parte finirono per essere profanate e distrutte da chi vi cercava ricchezze e tesori.