Il gruppo spontaneo e autofinanziato di attivisti verdi si firma «Guerrilla Gardening» e agisce in tutta la città
PALERMO - Alla fine delle loro «azioni» (così le chiamano) lasciano dei cartelli con su scritto «questi fiori lottano affinchè l'asfalto non abbia la meglio» oppure «fiori donati con amore a tutti quelli che amano la propria città» e si firmano Guerrilla Gardening. È un gruppo spontaneo di ragazzi nato circa tre mesi fa che vuole ripristinare il verde in città, sia in luoghi dove è completamente assente sia in quelli dove sarebbe dovuto esserci e invece ha lasciato spazio all'immondizia. Così ogni settimana si organizzano, comprano le piante investendo dai cinque ai dieci euro a testa, trovano uno spazio abbandonato e si danno appuntamento in quel luogo preciso della città nel cuore della notte.
Guerrilla Gardening, fiori contro l'asfaltoNon hanno nessun tipo di finanziamento esterno e sul loro gruppo su Facebook c'è scritto «Per raggiungere il nostro arduo obbiettivo, ogni guerrigliero dovrà essere accompagnato da almeno una pianta e chi non potrà venire in battaglia potrà donare attrezzature (zappa e rastrelli) o armi (piante e semi)». Durante l'azione di guerrilla cittadina cercano di impiegare il meno tempo possibile così si dividono in gruppi: c'è chi zappa, chi pianta i fiori e le piante, chi scrive i cartelloni e chi fa le foto, alla fine annaffiano e torneranno a farlo anche nei giorni a venire.
«Compriamo piante e fiori resistenti affinché durino il più a lungo possibile - spiega Alberto D'Arpa, uno dei fondatori del gruppo - e la cosa più bella e gratificante è vedere gli abitanti del luogo che curano il nostro lavoro innaffiando i fiori e levando le erbacce. Molti altri chiamano per poter fare delle azioni nelle aiuole sotto casa e ci chiedono se possono mettere i cartelli firmati Guerrilla Gardening, per noi è molto gratificante questo tipo di risposta della gente e ci fa capire che ce n'era proprio bisogno». La prossima azione è in programma nei prossimi giorni per adesso il gruppo sta decidendo in quale parte di Palermo far rifiorire la speranza perché tutto sommato anziché lamentarsi è meglio agire e trovare modi alternativi per essere cittadini attivi.
Alessia Rotolo
05 maggio 2011© RIPRODUZIONE RISERVATA
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