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I know I can count on you (?)

Creato il 03 settembre 2014 da Tereeffe @tereeffe

L’Italvolley ritorna sul campo per la seconda partita di questi mondiali in Polonia: questa sera la partita è contro la Francia di Tillie e di un Ngapeth in ottima forma (se non sarà così a Modena, lo andrò a cercare e gli raserò i capelli).
Quel rosso porpora sulla testa di Ngapeth non si può vedere, ma è quasi più decente della nostra nazionale che per i primi 2 set è a dir poco inguardabile.
La squadra di Berruto scende in campo con gli stessi titolari della prima partita, quella contro l’Iran: Travica alla regia, Ivano opposto, Rossini libero, Parodi e Kovar in banda, Birarelli e Buti al centro.
L’unico cambio, per dar più forza alla ricezione\difesa, è Colaci: in panchina e non in tribuna, questa volta.
Il doppio libero viene inserito qualche volta nel corso della partita, ma non la cambia, anche se garantisce maggiore stabilità nei ruoli difensivi.
La Francia domina i primi due set, senza troppe difficoltà: Ngapeth è scatenato; l’alzatore francese distribuisce bene il gioco e fa perdere il controllo ai nostri centrali; Kovar e Parodi hanno due facce nemmeno gli avessero portato via le caramelle.
Berruto vuole cambiare qualcosa e, a metà secondo set, sostituisce Travica e inserisce Baranowicz: ogni volta che Michele tocca palla, sento un brivido gelido al cuore (il tocco della morte).
Non che mi faccia così schifo Baranowicz, ma, come dire: ormai è un’abitudine vedere Travica in campo.
La serata, magari, non è quella giusta per il nostro 13, ma peggio di lui ci sono le due bande che (anche) oggi fanno venire la pelle d’oca e i due centrali che non murano (tranquilli: Zaytsev pensa pure a quello).

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Il terzo set giunge e sto iniziando a pensare a che prepararmi per cena: dall’ansia e con tutte le bestemmie che tirerò in lungo e in largo per casa, non mi sembra il caso di mangiare mentre guardo una partita.
C’è un’Italia differente in campo: Parodi scende e Lanza sale. Mi parte un altro bestemmione che non posso scrivere (anche se su twitter qualcosa c’è…), dato che Kovar, questa sera, ha lo stesso sguardo di Bambi quando gli uccidono la mamma (a fine partita sarà diventato Dumbo, a forza di nominarlo).
Tra una cosa e l’altra, tra cui Birarelli e Buti che si svegliano (grandissimo il capitano con la sua serie di muri) e tantissimi errori da parte della Francia (il servizio inguardabile e maggiore ansia in campo), l’Italvolley ci vince questo set: Baranowicz spazia tra centrali e pipe, ma… Zaytsev? Alcuni primi tempi sono troppo azzardati, ma fortunatamente i nostri centraloni iniziano a far tremare i Galletti.
Al quarto set resuscita Kovar (meglio tardi che mai),ma Ivano… Vogliamo parlare di quello che combina Ivano? Rincorsa, braccino caldo e bordate continue; gli ace in battuta non si contano più, ogni palla che tocca diventa un punto meraviglioso.

La squadra di Berruto si fa comunque valere, recupera tre set e ci mette tanto cuore: sì, peccato che i mondiali siano iniziati il 30 settembre e quest’Italia, giustamente, approfitta degli errori della Francia.
L’Italvolley che vorrei è quella che massacra il Brasile davanti a tutti tifosi verde-oro, quella che per le Olimpiadi ha dato tutto (ero a vedere i Blur quella sera, ma ho festeggiato il bronzo per bene non appena saputo del terzo posto), quella che gioca sempre con tanto cuore, quella che mi è sembrata tanto unita.
È un’Italia che deve crescere e puntare su sorrisi e voglia di vincere: credo che quello non sia un problema, ma i nostri bellissimi azzurri lo sanno che sono a un mondiale (probabilmente sì, ma forse è solo quella tensione\ansia che un tifoso non può capire fino in fondo)?.

La prossima partita è contro il Belgio, giovedì 4 alle 20.15, e si spera di avere la conferma definitiva, ovvero: l’Italia merita davvero di andare avanti? (La botta di culo ci sta, ma non sempre l’avversario sbaglia…).

Italia vs Francia 20-25, 20-25, 25-23, 25-13, 15-12

P.S: la pallavolo è uno sport di squadra, quindi è inutile dare la colpa a un singolo giocatore: se la ricezione fa schifo, l’alzata fa doppiamente schifo e l’attacco è inguardabile (anche se Zaytsev e Lanza hanno dimostrato il contrario…).



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