I lead a life of crime: Phil Rudd degli AC/DC arrestato per aver assoldato un sicario

Creato il 06 novembre 2014 da Cicciorusso

For a fee I’m happy to be your back door man. Così si presentava l’assassino prezzolato protagonista del testo di Dirty deeds done dirt cheap, suggerendo al suo interlocutore una maniera spiccia per liberarsi di una compagna rompicoglioni. Chissà, invece, chi erano le due vittime designate che, secondo gli inquirenti neozelandesi, il batterista degli Ac/Dc, Phil Rudd (che aveva già avuto guai con la giustizia in passato per detenzione di marijuana e metanfetamina) intendeva strappare a questa valle di lacrime assoldando un sicario per la bisogna.

L’edificante vicenda è stata resa nota dalla testata online locale Stuff , che ha pubblicato pure un video che immortala il musicista, con l’aria sconvolta e trasandata di chi – come da copione – è stato appena buttato giù dal letto, mentre viene condotto dalla polizia in tribunale. Rudd è stato arrestato all’alba di stamattina e la sua abitazione è stata perquisita in seguito alla soffiata di un infame soggetto non ben indentificato. Il batterista si è avvalso della facoltà di non rispondere ed è stato rilasciato su cauzione. Riapparirà davanti ai giudici tra tre settimane.

Non è ancora noto (ma, a questo punto, è presumibile) se l’assenza di Rudd dalle recenti foto promozionali della band sia legata a queste simpatiche disavventure. Non è ancora giunta alcuna reazione ufficiale dalla band, che è in procinto di far uscire il nuovo album Rock or bust per poi partire in tour. Se non abbiamo potuto far altro che rassegnarci al ritiro del povero Malcolm Young, che soffre di demenza in conseguenza dell’ictus che lo colpì mesi fa, auspichiamo che Phil Rudd, se le accuse verranno confermate, avesse degli ottimi motivi per volere ‘sti due tizi morti, dato che, nel caso, ci toccherà vedere gli Ac/Dc dal vivo pure senza di lui.



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