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I "liberal-democratici" ceceni ascoltano Žirinovskij e cadono dal pero?
Creato il 28 ottobre 2013 da MatteoInguscezia.Ru, 27.10.2013, 15.12
La sezione cecena dello LDPR cessa l'attività, venuta a sapere le opinioni del leader del partito Vladimir Žirinovskij sulla soluzione della "questione caucasica". I liberal-democratici ceceni hanno valutato le proposte di introdurre una multa per il terzo figlio e di circondare il Caucaso con il filo spinato annunciate in televisione come appelli all'odio per motivi nazionali, territoriali e confessionali, che portano allo sfacelo del paese. Non vogliono avere più a che fare con Žirinovskij e invitano tutti a non votare più per il "portatore dell'ideologia fascista"."E' un attentato ai principi democratici che stanno alla base dell'entità statale. In relazione a ciò annunciamo l'uscita dallo LDPR e la cessazione dell'attività di questo partito sul territorio della Repubblica Cecena", – si dice nella dichiarazione citata da Interfax. Lo stesso Žirinovskij non vede problemi nelle proprie dichiarazioni, si appoggia alla libertà di parola e spiega: "Mi hanno interrogato – ho risposto".
Ma gli ex colleghi di partito ceceni lo accusano di fascismo. "Riteniamo per noi impossibile stare ancora in un partito guidato da un politico che si è compromesso come portatore dell'ideologia fascista", – ha dichiarato il coordinatore della sezione regionale cecena dello LDPR Adlan Šamsadov.
Nel partito notano che il programma "Poedinok" [2] gli ha lasciato "un retrogusto molto amaro". "E non si tratta solo del fatto che il leader dei liberal-democratici nelle sue dichiarazioni si è abbassato al livello dell'ideologia del fascismo e del Ku Klux Klan. Le sue opinioni razziali personali non avrebbero sconvolto nessuno, se non per un "ma": idee estremiste nella forma e nella sostanza sono state "predicate" in onda da un politico di livello federale. E nel nostro paese multietnico e multiconfessionale!", – si sottolinea nella dichiarazione.
Alla sezione regionale hanno riferito di essere stati scioccati dalla circostanza in cui il vice-presidente della Duma "ha gridato dagli schermi a tutto il paese che il terrorismo nel Caucaso del Nord è legato direttamente all'alta natalità, che è necessario limitarla artificialmente e circondare la stessa regione con il filo spinato"."Riteniamo che nessuno persona assennata, nessun vero cittadino e patriota russo possa sostenere slogan che seminano l'odio etnico e limitano i diritti di milioni di cittadini russi che vivono nel Caucaso", – si sottolinea nella dichiarazione della sezione regionale del partito.
Al di là della cessazione dell'attività, i liberal-democratici ceceni invitano "tutte le sezioni regionali dello LDPR a seguire il nostro esempio e tutti i cittadini russi a non votare mai per un partito che si scredita con tentativi di accendere conflitti interetnici e di gettare la nostra Patria nell'abisso dell'odio e della barbarie".
In precedenza il leader del partito "Jabloko"[3] Sergej Mitrochin aveva minacciato di ricorrere alla giustizia per "nazismo" e il capo della Cecenia Ramzan Kadyrov aveva invitato i deputati della regione a reagire. La velocità della reazione, a dire il vero, finora non appare alta: alla Duma di Stato c'è la settimana delle regioni e le possibilità di documentare l'indignazione sono limitate. Alla commissione per l'etica questo è spiegato con il fatto che finora non hanno ricevuto appelli, sulla base dei quali si possano verificare le dichiarazioni di Žirinovskij. "Ora alla Duma di Stato c'è la settimana delle regioni, nell'ambito della quale i deputati rappresentanti di tutti i gruppi parlamentari si incontrano con i propri elettori e non eslcudo che dopo il ritorno dalle regioni dei deputati che rappresentano le repubbliche del Caucaso del Nord possano inviare il conseguente appello alla nostra commissione", – ha riferito il presidente della commissione Andrej Andreev.
http://www.ingushetiyaru.org/news/36617/ (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1] Liberal'no-Demokratičeskaja Partija Rossii (Partito Liberal-Democratico di Russia), ad onta del nome partito nazionalista e populista.
[2] "Duello", talk-show politico del Primo Canale della TV di Stato russa.
[3] "Mela", partito di orientamento liberale, il cui nome è basato sulle iniziali "Ja-B-L" dei cognomi dei fondatori Grigorj Alekseevič Javlinskij, Jurij Jur'evič Boldyrev e Vladimir Petrovič Lukin.
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