Playing With Moon Photography By Laurent Lavedera
C'è un libro che parla di donne, di cibo, di corpo femminile e di un viaggio alla scoperta di come la donna nelle varie culture è sempre stata percepita e considerata.
Ecco un brano del libro: "La conseguenza di una vita vissuta all'interno di questa cultura è che siamo state
incoraggiate a lasciar predominare il nostro lato maschile, abbiamo permesso che controllasse e giudicasse la nostra natura femminile. Invece di vivere ed esprimere i nostri sentimenti, ci insegnano a rifiutarli e a tenerli sotto controllo perché sono irrazionali.
Invece di rispettare i nostri sogni e le nostre intuizioni, li ignoriamo o li ridicolizziamo perché non sono logici. Invece di fidarci delle informazioni e degli stimoli naturali del nostro corpo, seguiamo diete elaborate e rigidi regimi di attività fisica. Quando tentiamo di avvalorare le nostre percezioni, guardiamo ai fatti e alle cifre e ignoriamo le nostre reazioni viscerali. Di conseguenza…
• Quando il femminile dice: “Mi sento sola”, il maschile ribadisce che non c’è motivo di sentirsi così.
• Quando facciamo un sogno che stimola la riflessione, il maschile lo ridicolizza o lo liquida dicendo che è “solo” un sogno.
• Quando siamo arrabbiate per il comportamento di un amico,
diciamo a noi stesse che siamo troppo sensibili.
• Quando siamo affamate, critichiamo noi stesse perché mangiamo troppo.
Il dilagare di disturbi alimentari tra le donne è chiaramente una conseguenza dello squilibrio tra il femminile e il maschile all’interno della nostra società e in noi stessi. " (da Mangiando al chiaro di luna, di Anita Johnston, ed. Orme ).
Se volete saperne di più sui temi affrontati nel libro e sull'autrice potete andare su Mangiando al chiaro di luna: il femminile nei disturbi alimentari Subscribe in a reader