«Lavorando in una casa editrice, ho dedicato più tempo ai libri degli altri che ai miei. Non lo rimpiango: tutto ciò che serve all’insieme di una convivenza civile è energia ben spesa.»Il percorso espositivo privilegia gli aspetti che raccontano il suo ruolo di critico militante e di mediatore culturale dell'Italia del Novecento, il promotore di innovative iniziative editoriali.La mostra si svolge presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma ed espone riviste, prime edizioni, lettere, articoli di giornali, sopracoperte illustrate e molto altro materiale che ci permette di ripercorrere le tappe fondamentali del suo lavoro in Einaudi e non solo.Dalla direzione del "notiziario Einaudi" a quella delle collane "Piccola biblioteca scientifico-letteraria", la celebre i "Gettoni" e "Centopagine", per le quali Calvino non solo selezionava i libri da pubblicare, ma seguiva da vicino anche l'elaborazione dei paratesti, scrivendo, per esempio, personalmente le quarte di copertina.Un’attenzione particolare è poi rivolta all’esperienza della rivista «Il Menabò», da lui diretta insieme a Vittorini.
Quindi, se volete conoscere meglio questo aspetto del grande autore, o se semplicemente siete curiosi, vi invito ad andare a visitare questa mostra e, magari, a fare un bel resoconto, visto che io difficilmente avrò la possibilità di vederla.Vi ricordo che I libri degli altri è ospitata dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, ha aperto i battenti il 25 ottobre e potrà essere visitata fino al 31 gennaio nei seguenti orari:Lunedì - venerdì: 10.00 - 18.00Sabato: 10.00 - 13.00