![I Libri del Goblin: John Dies at the End I Libri del Goblin: John Dies at the End](http://m2.paperblog.com/i/89/890353/i-libri-del-goblin-john-dies-at-the-end-L-Zo_2wP.jpeg)
"FERMATI. Non avresti dovuto toccare questo libro. No, non rimetterlo giù. E' troppo tardi. Ti stanno osservando." Ecco come ci saluta la quarta di copertina di John Dies at the End, opera d'esordio di David Wong (pseudonimo di Jason Pargin). Wong è un umorista e editor in chief del sito Cracked.Com, che io seguo diligentemente giorno per giorno. John Dies at the End ha visto la luce per la prima volta nel 2001 sottoforma di web-serial, poi come manoscritto editato nel 2004, come romanzo cartaceo pubblicato dall'indipendente Permuted Press, e infine come paperback pubblicato dalla Thomas Dunne Books nel 2009. Un bel viaggio per questa novel, riuscita nel corso degli anni a raccogliere consensi e fan sempre più entusiasti. Ma di cosa si tratta? Possiamo definire JDatE come una horror-comedy, che a differenza di molte altre opere che si fregiano di questa definizione fa davvero paura E fa pure davvero ridere nello stesso tempo.
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Dave è un fancazzista senza una precisa direzione nella vita, e lavora in un videonoleggio insieme al suo migliore amico John, ancora più fancazzista di lui. Una sera, durante un concerto della band di John (i Three Armed Sally) i due vengono avvicinati da uno strano jamaicano che tenta di vendere loro una droga chiamata "Salsa di soia". A Dave la faccenda puzza, e quando iniziano a verificarsi misteriose sparizioni (e John comincia ad avere allucinazioni) la situazione precipita. Feritosi per errore con una siringa di Salsa di Soia, anche Dave inizia a vedere delle cose... e la sua vita non sarà più la stessa. Il nostro mondo sta per essere invaso da orrori provenienti da altre dimensioni, demoni mostruosi si aggirano per le strade, e la nostra unica speranza di cavarcela è nelle mani di John e Dave. Siamo fottuti.
Fan art di un Mostro Parrucca, tanto ridicolo quanto letale.
JDatE è diviso grossomodo in tre tronconi narrativi distinti e quindi può essere considerato come "tre romanzi brevi in uno". Nel primo capitolo Dave e John scoprono la salsa di soia e i poteri di chiaroveggenza che vengono acquisiti da chi consuma la droga... e i mostruosi esseri invisibili all'occhio umano che scorrazzano per la città. Uno in particolare, Shitload, è particolarmente pericoloso (oltre che volgare) e può scomporsi in una nuvola di insettini bianchi che si rifugiano all'interno della gente. Lo scontro finale a Las Vegas è talmente splatter che non ho voglia di parlarne. Il secondo episodio ha luogo un anno dopo e vede Dave e John all'inseguimento di un demone composto da scarafaggi che possiede il corpo di un giornalista. La terza e ultima parte ospita lo scontro finale contro Korrok (il super-mega-boss, un orrore lovecraftiano) e i suoi servi in una dimensione parallela, affettuosamente ribattezzata "Narnia di Merda".
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Fan art di Korrok
Wong scrive bene, e come dicevo sopra sa coinvolgere il lettore sia spaventandolo che divertendolo- a volte nella stessa pagina. Il personaggio di John, che sforna continuamente battute sul suo pene, è esilarante. Perfino Korrok, orrore supremo e incomprensibile per le nostre misere menti, mostra un peculiare-e infantile- senso dell'umorismo.
"IO SONO KORROK. Nelle montagne dell'Uruguay, una capra incastra il suo zoccolo in un buco e la sua zampa si spezza come un ramoscello. L'osso sbuca dalla sua pelle, macchiando di sangue la bianca pelliccia. Resta incastrata così per tre giorni. Infine, una mamma lupo arriva sul luogo, portando in bocca il suo cucciolo. Lascia che il cucciolo si nutra della capra, mangiando brandelli di pelliccia e pelle e dilaniandone i muscoli. La capra lo sente e grida e c'è dolore e dolore e nè la capra nè la lupa nè il cucciolo comprendono il loro posto nel meccanismo. Io li sovrasto tutti, e li chiamo checche. IO SONO KORROK."
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Il neo principale è la natura episodica del romanzo, che a tratti perde la bussola denunciando le sue origini da web-novel. Per questo trovo sia consigliabile considerare JDatE un trio di novel, piuttosto che una sola, come dicevo prima. Mi ringrazierete. Per il resto abbiamo fra le mani un signor romanzo horror/comico, con trovate esilaranti (occhialini 3D di Scooby Doo che permettono di vedere i mostri, battute sul pene come se piovesse, citazioni e omaggi a videogiochi e film come Ghostbusters, Super Mario Bros e Men in Black) e brividi genuini (con sezioni che ricordano La Casa di Sam Raimi, i racconti di Lovecraft e il King di una volta) che speriamo di vedere anche da noi un giorno. Intanto a farci conoscere il mondo di John e Dave ci ha pensato Don Coscarelli, mitico regista di pellicole come Fantasmi e Bubba Ho-Tep, che ha realizzato il film di John Dies at the End! (Con Paul Giamatti nel cast!)
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JDatE ha fatto una capatina al Sundance Film Festival con recensioni promettenti, e dovrebbe arrivare in sala in qualche momento del 2012. Quando succederà, vi farò sapere com'è.