Magazine Cinema
Spero per la vostra incolumità fisica (e anale*) che siate già estimatori di Zerocalcare. Quello che ha tipo creato un blog, però a fumetti. Il tipo che disegna quelle strisce fenomenali, esilaranti e piene zeppe di nerdaggine. Se anche siete delle capre che usano Internet solo ed esclusivamente per entrare su Facebook, c'è un'altissima probabilità che siate inciampati in qualche sua fantastica vignetta. Quel Zerocalcare là, dai.
Beh, c'è da dire che le sue vignette sono come le Gocciole a colazione: non ti bastano mai e quando finiscono non te ne rendi conto subito. Resti lì, con la mano sporca di briciole sospesa a mezz'aria, ti metti a cercare qualche frammento superstite, anche solo una puntina... ma non divaghiamo. In parole povere: Zerocalcare dà assuefazione.
Per fortuna il buon Zero ha ben pensato di venire incontro a noi poveri drogati in crisi di astinenza dando alla luce un volume autoprodotto: La Profezia dell'Armadillo, tiratura di 500 copie, B/N, uscito a fine 2011. Inutile dire che è stato esaurito in cinque petosecondi. E poi via con una seconda edizione. E una terza. E una millesima. Finchè Zero non ha detto, sai che c'è? E ha pubblicato una nuova versione a colori con Bao Publishing. Che è appunto quella di cui ci apprestiamo a parlare.
La Profezia dell'Armadillo non è una semplice raccolta di fumetti già pubblicati sul sito. Nossignore. Nel volume c'è una Storia, di quelle con la S maiuscola. E si ride, perchè di trovate esilaranti ce ne sono a bizzeffe, specie per chi è vissuto negli anni '90, gente che è cresciuta con Street Fighter 2, con Dragon Ball, con Star Wars, e che adesso si ritrova in questa magica adolescenza prolungata. Gente che si affida al Dio del Giorno Dopo per risolvere i problemi, che finge di scappare dagli zombi per correre con più grinta, che discende dagli Scrausosauri, che medita di abbandonare l'appartamento piuttosto che ripulirlo dalla sporcizia accumulata. Gente come noi, insomma. Però c'è un sottofondo di malinconia, di amarezza, che si intreccia con una vicenda autobiografica che non vi spoilero. Al centro de La Profezia dell'Armadillo c'è una storia triste, di quelle che ti costringono a guardare dentro di te e a ripensare al passato.
Leggendo La Profezia ho ripensato alla mia adolescenza, un periodo piuttosto turbolento (come per tutti, immagino) e scandito da una serie immane di errori. Cose non dette, azioni impulsive, pensieri contorti... una magica fase della nostra vita da cui non tutti riescono a uscire. Alcuni restano intrappolati. E non parlo di quelli che a venticinque + anni continuano a parlare di fumetti e videogiochi. Quelli sono i sani, quelli che ce l'hanno fatta. Molti non sono così fortunati e si perdono per strada, spesso con conseguenze letali. La perdita dell'innocenza, della leggerezza, è un pò il leitmotif del volume. Perchè quando sei giovane hai tutto il mondo davanti, hai degli ideali, delle speranze, spesso confuse e malriposte, come il tuo sogno di diventare paleontologo. Quasi sicuramente ti ritroverai a pensare e a fare tutto l'opposto di quello che volevi. Ma ancora non lo sai. "Ma infatti 'sta leggerezza chi l'ha mai vista?" è la scritta che campeggia sull'ultima, dolceamara pagina.
E qui mi fermo, perchè non vorrei dare l'impressione che La Profezia sia un pistolotto triste. Non temete. Si ride spesso, si ride forte (l'episodio con Leonida, o quello con le scimmie sapienti e depilate, per dire) e ogni nerd troverà pane per i suoi denti. C'è perfino un cameo di Terrence Malick, santo cielo. Però il pregio della Profezia è che, come la vita, non è ciò che appare all'inizio. Non è un semplice "fumetto comico". Si ride, si riflette, ci si immedesima, e se non stai attento parte pure la lacrimuccia a tradimento. Non so cosa chiedere di più da un fumetto. La buona notizia è che- oltre a continuare il suo superlativo lavoro di blogger/fumettista- Zerocalcare sta pure disegnando un secondo volume, Il Polpo alla Gola. Lo so perchè c'è scritto sulla terza di copertina de La Profezia dell'Armadillo, e in genere delle terze di copertina ci si può fidare. Voi intanto fatevi un favore: visto che adesso il volume è facilmente reperibile in fumetteria/libreria (a colori!) e non siete più costretti a cercarlo nel mercato nero o su eBay, compratevelo. Sperando che i soldi guadagnati non inducano Calcare a trascurare il blog per comprarsi carabattole in Rete.
*Avevo scommesso che sarei riuscito a inserire la parola "anale" nella prima riga di un post. Missione compiuta. Qualcuno mi deve un euro.
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