Adam Christopher colpisce ancora! Ad appena qualche mese dal suo romanzo di debutto Empire State, di cui vi ho già parlato, l'autore neozelandese ci propone una nuova avventura fantascientifica. Non si tratta di un sequel di Empire State, nè dello stesso universo narrativo: al posto della retrofuturistica città della novel precedente ci ritroviamo nell'assolata metropoli di San Ventura, ricca di meraviglie...e pericoli. Da dieci anni San Ventura vive nel terrore per colpa di uno spietato supercriminale, The Cowl, tanto astuto quanto potente. Per fortuna c'è chi lo combatte per proteggere i cittadini: il supergruppo dei Seven Wonders, le Sette Meraviglie, composto da Aurora, Bluebell, SMART, Hephaestus, Sand Cat, Dragon Star e Linear. I sette eroi sono l'unica speranza per gli abitanti di San Ventura e l'unico ostacolo per the Cowl, l'ultimo vero supercriminale rimasto al mondo.
Tony Prosdocimi è un giovane commesso senza prospettive, impaurito dalla città in cui vive e dalle scorribande di Cowl. Le cose cambiano quando, di punto in bianco, scopre di aver sviluppato incredibili poteri. Può volare, ha una forza incredibile, può scagliare sfere di pura energia. Tony è diventato un superuomo, e ora può fare la differenza. Può finalmente fermare Cowl, una cosa che nemmeno le Sette Meraviglie sono ancora riuscite a fare. E così, seguendo i consigli della sua fidanzata Jeannie, Tony decide di assumere l'identità di Justiciar, un nuovo supereroe!
Con premesse di questo tipo Seven Wonders può sembrare una classica "origin story" da fumetto: un signor Nessuno che acquista poteri, decide di combattere il Male, e si unisce ad una squadra di eroi più esperti che lo accolgono a braccia aperte. Invece no. Seven Wonders è molto, molto di più. Per cominciare, Tony non è l'unico protagonista: Christopher sposta il POV in più occasioni per mostrarci cosa fanno e cosa pensano altri personaggi, tra cui la detective del SVPD Sam, la spalla di Cowl, Blackbird, e Cowl stesso. Anche se inizialmente l'attenzione è focalizzata su Tony e sul suo percorso di crescita come superumano, il fulcro della trama arriva a concentrarsi in maniera sempre più chiara sulle Sette Meraviglie e sulle loro azioni. Seven Wonders è un romanzo corale i cui protagonisti hanno diverse priorità e diversi obiettivi. Ma il colpo di scena- soprattutto per il lettore- è sempre dietro l'angolo.
Quella che sembrava essere una banale origin story si trasforma ben presto in una battaglia tra superumani in cui i confini tra "giusto" e "sbagliato" si confondono in continuazione, e i misteri che emergono hanno conseguenze letali. Come ha fatto Tony a diventare così potente? E' tagliato per fare l'eroe? Perchè le Sette Meraviglie non riescono a catturare Cowl? La comparsa di Tony, nel bene e nel male, dà inizio ad una serie di eventi che avranno conseguenze sull'intero pianeta... e oltre. Non solo, ma getta anche luce sulle fratture esistenti all'interno del supergruppo delle Sette Meraviglie. Alternando punti di vista da "uomo della strada" a quelli dei supereroi, Seven Wonders pone interessanti questioni su eroismo, sacrificio, redenzione e responsabilità.
Christopher dimostra di essere ulteriormente migliorato dopo Empire State, e riesce a gestire un numero più elevato di personaggi senza particolari problemi. Lo stile di scrittura si rivela estremamente funzionale al medium da cui tra ispirazione Seven Wonders- il fumetto, of course- e si vede, specie nelle magistrali scene di combattimento. Tra qualche scazzottata e abbondanti dosi di humor c'è anche una pletora di supereroi da scoprire. Ogni nerd che si rispetti si divertirà cercando di ricollegare i vari super di Seven Wonders alle loro controparti "ufficiali" made in Marvel & DC. Aurora è inequivocabilmente Superman, mentre The Cowl è una sorta di Batman malvagio con superpoteri e gadget avveniristici. Dragon Star ricorda il Dr. Strange, Linear somiglia a Flash, Hephaestus è un dio armato di martello proprio come Thor, e così via: tuttavia si tratta di personaggi ben caratterizzati, e perfettamente in grado di reggersi sulle proprie gambe.
Seven Wonders è fortemente consigliato agli amanti dei supereroi a fumetti (ovviamente), ma è anche un' ottima novel di fantascienza (non mancano alieni e robot!) che non dovete assolutamente farvi sfuggire. I romanzi supereroistici di qualità sono rari, e Seven Wonders è senza dubbio nella mia Top 5 personale: l'autore conosce molto bene l'argomento in questione, ed è molto abile nel dare al lettore ciò che vuole inserendo la giusta dose di plot twists. Bravo, mr Christopher! Attendiamo con pazienza l'imminente sequel di Empire State, ovvero The Age Atomic. Per conoscere meglio l'autore, ecco il suo sito e il suo profilo Twitter. E' proprio simpatico, andate a conoscerlo! ^_^ PS: Lo dico ancora una volta: Angry Robot Books è una garanzia di qualità. 'Nuff said.
"SEVEN WONDERS" IN A NUTSHELL (FOR MY ENGLISH READERS) Seven Wonders is definitely one of the best superhero novels I've ever read. Smart, engaging, with a fast pace, wonderfully crafted characters and unexpected plot twists. Empire State was good, but Seven Wonders is even better: Christopher is a writer to watch. Can't wait for a sequel! Or a spin-off with Pangolin. That would be nice too.