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“Quando il profumo si spandeva ovunque, nelle case, per la strada, nell’aria tersa e neutra del mattino, allora se ne aveva la certezza: era giorno di festa, il pane era nato.” Le radici della storia di Anna affondano nei riti antichi, quelli che le donne si tramandano per generazioni, quelli della natura che fa il suo corso, anche nei rapporti umani. E c’è sempre un destino segnato da combattere o assecondare per far sì che il rito sia propiziatorio. Quando però al destino si sommano gli eventi di una guerra, allora la storia spariglia.
Annina Lojacono non è una ragazza qualunque. Caparbia, ribelle, mal si adatta alle convenzioni di una famiglia del Sud, tanto meno quando le viene imposto un fidanzamento e un matrimonio con uno sconosciuto. Ma il cuore percorre strade misteriose per compiere le sue scelte, e Angelico Buonomo, più per fortuna che per merito, riesce a compiere il miracolo e a sposare la donna che ama. Fortuna che durerà ben poco. Il giovane si ritroverà ben presto a doversi separare dalla novella sposa, proprio nel momento in cui la loro vita stava per intraprendere un nuovo corso, e da quel momento ogni evento contribuirà a rendere la separazione più lunga e dolorosa. La guerra, la prigionia, la distanza saranno solo alcuni degli ostacoli che si frapporranno alla riunificazione dei due giovani, dopo dieci anni. E Annina non è certo una Penelope che attende il suo Ulisse tessendo la tela. Trame ben più fitte dovrà districare, segreti da tenere ben custoditi, rivelazioni che rischieranno di distruggere il fragile equilibrio che, nonostante tutto, bisogna mantenere, specie durante un conflitto di portata mondiale. E a legare tutto ci saranno le lettere, memorie epistolari da custodire per mantenere vivo il ricordo e desta l’attenzione.
Dal 1937 al 1947, sullo sfondo dell’Italia fascista e della guerra nelle colonie, un viaggio che sorvola Africa, India e Australia, e una storia d’amore e di guerra il cui finale non è affatto scontato.
Chris e Sara di si amano, ma qualcosa di incredibile stravolgerà le loro esistente. Qualcosa che affonda le proprie radici in un tempo lontano. Sara subirà un tremendo contagio, la sua vita a poco a poco cambierà. Chris cercherà di aiutarla con ogni mezzo, standole vicino, consolandola... Ma ciò che sembravano solo gli effetti traumatici di un brutto incidente si riveleranno essere le conseguenze di un’aggressione soprannaturale. Ambientato tra i dolci declivi della Valsassina e i meandri della metropoli milanese, il romanzo di Christian Antonini, catapulterà il lettore in una realtà dominata dal branco. Il branco di Apu e Jana.
Il mondo porta ancora le cicatrici profonde di una guerra rovinosa. La pace che ne è seguita è stata fondata sul disprezzo da sovrani voraci e da infidi funzionari di palazzo. Dopo vent'anni, però, una nuova era è alle porte. Tutti se ne rendono conto. Re Qilvere è convinto che questa porterà alla definitiva supremazia del suo regno; Re Leukas lotta contro il rimorso per gli orrori compiuti dal proprio padre e contro l'imminente annientamento del suo popolo; Re Ralgaon e la sua corte sono alla ricerca di un'alternativa all'età della sopraffazione. I grandi sovrani si affannano nell'illusione di poter condurre un mondo del quale sono soltanto passeggeri, mentre sullo sfondo si muovono popolani, soldati e cavalieri, ognuno alla ricerca del proprio posto in una scacchiera pericolosa, di un luogo sicuro nel quale vivere l'avvento della nuova era.
Nel vasto continente, però, solo una ragazzina dalla pelle ricoperta di tatuaggi sa che cosa sta per succedere davvero, e lo sa perché è stata lei a scatenarlo. Creature antiche, poteri a lungo dormienti e in eterno conflitto, stanno per risvegliarsi e reclamare quel mondo che li aveva dimenticati. Dopo l'inverno appena concluso, gli uomini si chiedono che cosa aspettarsi dalla nascente primavera, ma il futuro sembra avere in serbo nient'altro che cenere.