Magazine Diario personale

I libri più venduti nel 2015

Da Aquilanonvedente

libriTuttoLibri di oggi pubblica la classifica dei libri più venduti (in libreria) nel 2015.

Al primo posto sta La ragazza del treno di Hawkins, che ho letto e che non mi ha entusiasmato tanto (se non per le descrizioni dei luoghi); al secondo Sette brevi lezioni di fisica di Rovelli e al terzo E’ tutta vita di Volo (ma solo perché è uscito da poco, secondo me).

Al quarto posto Ferrante con L’amica geniale, che piazza il resto della sua quadrilogia tra il 23° e il 32° posto.

Camilleri si piazza al quinto posto con La giostra degli scambi e poi lo ritroviamo al 57°, al 62° e al 96°.

Ma andando verso i bassifondi, vediamo cosa mi ha colpito.

Al 40° posto trovo La dieta del dottor Mozzi, medico che vive sulle nostre colline piacentine e che sta avendo un successo considerevole con i suoi libri di dieta sulla base dei gruppi sanguigni. Lo vedo spesso anche nelle tv locali e pare che le sue conferenze nei vari borghi padani riscuotano un discreto successo.

Al 50° posto Io sono Malala, autobiografia della giovane eroina afghana (io ho letto l’altro libro su di lei, Storia di Malala).

Il Piccolo Principe si piazza al 52° e al 66° posto, mentre il sempreverde L’amico ritrovato sta al 60°; 1984 di Orwell al 70° e Harry Potter e la pietra filosofale al 79°.

Ne ho letti pochini di questi libri, solo sette, ma sei di questi sono libri pubblicati negli anni precedenti, per cui alla fine l’unico che ho letto è proprio il primo: La ragazza del treno.

Ma non mi lamento, non leggo seguendo le classifiche, ma seguendo i miei gusti e le mie esigenze, e anche le mie curiosità.

E a proposito di curiosità, qualcuno potrebbe chiedersi: che fine ha fatto Bibulo2?

snoopy-scrittore

Beh, dopo lo stop dell’ultimo anno e mezzo, dovuto al mio piccolo problema di salute, dall’inizio dell’anno ho ripreso in mano la stampa dell’ultima versione e ho deciso di lavorarci su.

Obiettivi sono: cambiare il titolo (pare che l’attuale non sia sufficientemente accattivante); ridurre la lunghezza (intorno alle 120 pagine, che pare essere oggi la misura standard); eliminare la parti più “deboli” ed effettuare un restyling complessivo.

Stiamo a vede’… Magari l’anno prossimo sto in classifica pure io!

Hotel California (live 1977, ‘na chicca…)



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