Oggi è la Giornata Mondiale dei Libri e in suo onore voglio raccontarvi di un testo letto tanti anni fa, ma che è entrato subito nella lista dei miei preferiti.
Era mattina presto e mi trovavo in aeroporto ad attendere l’imbarco, destinazione Bangkok. Non era la prima volta che andavo in Thailandia, ma quell’anno stava iniziando un lungo mese un po’ speciale: partivo per la luna di miele. Come sempre nessun viaggio orgnanizzato, di prenotato solo un volo aereo e poco più. Per ingannare il tempo mi sono inoltrata nell’unica edicola/libreria di Caselle e subito sono stata attratta da una copertina. L’autore, Dominique Lapierre, già lo conoscevo e apprezzavo, ma il titolo l’ho preso come un segno: Luna di miele intorno al mondo.
L’ho comprato senza nemmeno leggere la quarta di copertina e ho iniziato a divorarlo. Un viaggio
compiuto negli anni Cinquanta con in tasca 300 dollari e il proposito di guadagnarsi da vivere strada facendo. Partirono dagli Stati Uniti per approdare al sud-est asiatico, transitando per il Medio Oriente. Un racconto avvincente di avventure di ogni genere perché i Lapierre non si sono fermati davanti a nulla, passando dagli slums alle feste in ambasciata con eleganza e rispetto.Dominique Lapierre non giudica, ma inquadra il soggetto e scatta l’immagine, chiara e senza pregiudizio alcuno. Racconta di un mondo migliore fatto di ospitalità, generosità e rispetto nei confronti delle persone.
Questo viaggio ha aperto all’autore le porte dell’India, entrandogli nel cuore, preparandolo alle future azioni umanitarie e a quel capolavoro che sarebbe stato “La città della gioia“.
I suoi libri in generale, e questo in partiolare, a me hanno insegnato l’amore per l’Oriente e la capacità (in continuo sviluppo) di osservare e accettare, senza mettermi mai dalla parte dei giusti.