La città dorme inquieta tra le luci dei lampioni e con la luna coperta da uno strato di nuvole nere e minacciose. Tutto è immobile e tace ma dentro a questo silenzio si nascondono mille demoni dalle mille facce e dalle mille vite. Ci sono tutti, proprio tutti e vivono nelle più recondite profondità di questa maledetta città. Molte volte fuoriescono allo scoperto in cerca di nuove prede, carne fresca e succulenta da leccarsi i baffi. Altre volte invece se ne stanno rintanati a vigilare sospetti dai tombini delle fognature o sui tetti dei palazzi appollaiati come chimere pronte per spiccare il volo . Sporchi, cattivi e ignoranti. Vestono malamente con trascuratezza. Sono portatori sani di malattie mortali, un loro morso può trasmettere un virus letale, un mix di neuro-tossine e di acidi in grado di liquefare gli organi interni. Il loro fetore lo si può annusare a grandi distanze e quando i loro ormoni stanno per esplodere le anime degli abitanti di questa città avvertono un sentore di tristezza e di turbamento: è l’ora della loro comparsa sulla scena; sono i licampiri, incroci mezzo sangue tra un vampiro ed un licantropo. Bestie orrende. Nessun cacciatore di demoni è mai stato in grado di catturarne uno, sono troppo agili e si spostano continuamente lasciando tracce di urina e di feci sul loro cammino.
I licampiri percepiscono la paura nella gente ed è questa paura che li fa avvicinare agli esseri umani. I licampiri sono nati per essere dei predatori e degli assassini stimolati dalla voglia di violenza e di sangue e solo chi ha le ali necessarie per spiccare in volo sopra il cielo della città maledetta potrà difendersi e salvarsi; gli altri a terra dovranno combattere contro questi esseri oscuri passati dalla porta di servizio dell’inferno.