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I love milano - parte seconda

Da Dext79
I LOVE MILANO - PARTE SECONDA
E' passato un po' di tempo dal post introduttivo, ma ho deciso che comincerò il racconto dei miei posti preferiti di Milano da quella che considero la via più bella in assoluto, quella che più mi piace, quella dove se avessi una montagna di soldi, (ma forse di montagne ne servirebbero due: una per la casa e una per le spese condominiali), sceglierei di vivere, la via capace di sorprendermi con la sua bellezza ogni singola volta che ci vado, l'unica via forse ancora con l'atmosfera autentica della "vecchia Milano", con i tram sferraglianti che la percorrono in tutta la sua lunghezza, con i suoi palazzi decorati, con i piccoli negozi di una volta (ma in versione deluxe) che si fa più fatica a trovarli in altre parti.
Siamo in centro ma in posizione leggermente defilata rispetto alla confusione di Piazza Duomo e dalle boutique di lusso del quadrilatero della moda, qui con 2 passi a piedi si arriva nei verdi prati del Castello Sforzesco e del Parco Sempione, qui si trovano alcuni dei gioielli più importanti in termini di chiese e monumenti, ma siamo anche a due passi dalle vetrine di Corso Vercelli, dalla Triennale, dalla Basilica di Sant'Ambrogio, e ci sono pure un sacco di posticini carini dove bere un'aperitivo o dove mangiare, insomma ormai l'avrete indovinato... vi presento Corso Magenta.
Lo sapevate che Corso Magenta una volta era la zona in cui si trovava "Porta Magenta", ovvero una delle 6 porte principali dei Bastioni di Milano?
Sì, era proprio quella che segnava la via per Vercelli e per tutti i traffici verso il Piemonte, nonchè la via percorsa dai pellegrini in viaggio per Compostela. Oggi la porta non c'è più, al suo posto sorge quella che conosciamo tutti come Piazzale Baracca, e questo insieme di splendidi palazzi e giardini ottocenteschi, è considerato il quartiere prediletto dall'alta borghesia milanese.
Ma cominciamo la nostra passeggiata dalla direzione opposta: partendo da Piazzale Cordusio, percorriamo a piedi la piccola ed elegante Via Meravigli: quando ero più ragazzina qui si trovava uno dei locali più in voga di Milano il "Galleria Meravigli", (tra l'altro in una location storico-architettonico pazzesca!), oggi è stato sostituito da un carinissimo bistrot omonimo, uno di quei posti che quando ci passo davanti mi fa subito venir voglia di fermarmi e di passare un po' di tempo seduta ad uno dei suoi tavolini bianchi bevendo caffè e leggendo un giornale o pasticciando sull'ipad, vale sicuramente una visita, non importa se per colazione, pranzo o per un aperitivo!
Superiamo i palazzi storici con le facciate decorate a punta di diamante, e arriviamo quindi in Corso Magenta.
E quà, proprio al numero 1, cominciamo già bene: la Drogheria Soana. Una drogheria con ancora l'insegna vintage, quella forse ancora di quando ha aperto alla fine degli anni '40, uno di quei negozi dove vai a scovare gli ingredienti più buoni e più strani e non soltanto della tradizione milanese, per stare al
passo con i tempi si sono ovviamente "evoluti" e quindi qui si trovano ormai anche gli ingredienti "introvabili" di provenienza internazionale, soprattutto della cucina americana, i romani mi capiranno al volo se dico che questa drogheria è la mia "Castroni" milanese!
Riempiti i sacchetti di composte e sciroppo d'acero canadese, proseguiamo la passeggiata superando i panini di De Santis e fermandoci per dare uno sguardo veloce ma attento ad uno degli atelier di arte più storici di Milano: Pellini, che con i suoi oggetti, i suoi gioielli e i suoi dettagli architettonici non mancherà di soddisfare
i più curiosi.
Ma arriviamo ora ad uno dei segreti meglio nascosti di tutto il corso, in tanti di voi ci saranno passati davanti milioni di volte, quasi tutti voi vi ricorderete di quella chiesa dalle pareti sbiadite che sbuca sul marciapiede senza nemmeno un minimo di sagrato, ma quanti di voi hanno davvero mai messo piede all'interno della Chiesa di San Maurizio?
No perchè quì chi ci è stato se lo ricorda bene, fin dal primo passo dentro la chiesa non si può che rimanere a bocca aperta!
Non c'è centimetro tra pavimento, pareti e soffitto che non sia interamente e riccamente decorato, è come se il Luini abbia voluto racchiudere in un piccolo spazio tutta la bellezza del Rinascimento Italiano mediante i suoi affreschi.... che dire poi dell'antico organo situato nella cappella sul retro? Stupendo, cosa d'altri tempi.
Ritorniamo alla luce, ai giorni nostri e al rumore dei tram, in pochi passi raggiungiamo Palazzo Litta Arese, uno dei migliori esempi del barocco milanese e sede oggi dell'omonimo Teatro Litta, ed è proprio qui che non appena vinco (un paio) di Superenalotto che io correrò a comprare casa, proprio nelle nuove Residenze Litta, capito mon amouuuuur???? Vai a rogitare!
Siamo ormai arrivati all'incrocio con via Carducci e con il famoso Bar Magenta, che personalmente mi vien da dire che ha visto anni migliori, per quanto mi riguarda era un posto più figo almeno una decina di anni fa, ora è sì ancora frequentatissimo da fricchettoni e da qualche fenomeno in giro con il Ferrari di papà, ma per quanto mi riguarda il fascino dello storico bar affollato è bello che andato, più interessanti invece i barettini nuovi sorti proprio lì intorno caratterizzati dall'uso di ingredienti organic e per gli ambienti meno cupi e più luminosi, insomma qualcosa di più fresco e moderno..... senza dimenticare di mettere il naso anche dentro lo storico negozio di dischi più fornito della città, Buscemi.
Ma proseguiamo, appena superato il Palazzo delle Stelline, (l'ex orfanotrofio femminile seicentesco e da anni adibito fra le altre cose a palazzo congressi), arriviamo nella parte più bella, più storica e probabilmente più frequentata dai turisti a caccia di arte a Milano, un vero e proprio gioiello che ci invidiano in tutto il mondo: il Cenacolo Vinciano.
L'ho visto più di una volta, ma ogni volta rimango basita come fosse la prima... l'ingresso in silenzio nell'antico refettorio semibuio, l'attesa e l'emozione che aumentano sapendo di avere solo 15 miseri minuti per poter immagazzinare nella propria memoria ogni singolo dettaglio di questo capolavoro, la magnificenza delle sue dimensioni e dei colori e poi la danza di immagini e di congetture che Dan Brown ci ha magistralmente inculcato con l'aiuto di un credibilissimo Tom Hanks, e quindi eccoci emozionati davanti alle vesti dai colori invertiti, dalla Maddalena che non è un apostolo e dalla coppa del Santo Graal... che ci si creda o meno, ritengo sia oggettivamente impossibile non farci caso e non pensare che dopotutto Leonardo è sempre stato un bel "drittone", no?? Quindi chissà.........
Proprio a fianco al Cenacolo sorge un'altra meraviglia architettonica, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, gioiello della fine del Quattrocento con alcune opere attribuite anche al Bramante. Se devo essere sincera a me piace più dall'esterno che dall'interno, non so più quante foto gli ho scattato negli anni con telefonini vari e macchine fotografiche, è più forte di me, ogni volta che la vedo c'è un qualche angolo che sembra mettersi in posa per essere catturato dall'obiettivo, impossibile resistere!
Siamo giunti ormai alla fine del Corso, val la pena di terminare la passeggiata in bellezza, tornando appena indietro sui nostri passi fino ad incrociare via Carducci che andrà percorsa fino all'incrocio con Via San Vittore, ed è qui, di fronte alla Basilica del Santo Patrono di Milano che termina questa passeggiata virtuale,
davanti ai mattoni rossi e al grande sagrato di Sant'Ambrogio, con la sua famosa facciata a "capanna" circondata da due loggiati illuminati al tramonto che, soprattutto d'inverno quando fa buio presto, rendono l'atmosfera ancora più magica e suggestiva, mentre ve ne state lì davanti a sbucciare caldarroste sproloquiando in merito al Giorno del Giudizio, (è risaputo infatti che esso verrà quando il serpente bronzeo posizionato sulla colonna della basilica scenderà strisciando fino alla Croce della colonna opposta), nel frattempo ce ne stiamo imbambolati davanti ai due fori lasciati dalle corna del Diavolo nell'impeto di rabbia per non essere riuscito a indurre in tentazione il Santo.
CORSO MAGENTA (E DINTORNI) IN PILLOLE:
PER I PIU' ESTROSI
Pantone, Corso Magenta 5
Dove, se non in corso MAGENTA, poteva aprire il concept store della famosa tavolozza di colori tanto cara ai grafici (e non)??
PER I VERI GOURMANDES
Boccon di Vino, Via Carducci 17
Un'intero menù di degustazione dall'antipasto al dolce sapientemente abbinato a pregiate bottiglie di vino, per chi ama cominciare con del pinzimonio e tante bollicine e ama terminare con un dessert accompagnato da un corposo Amarone... ogni volta è sempre un piacere.
PER I GOLOSI DI TUTTE LE GENERAZIONI
Pasticceria Marchesi, Via Santa Maria alla Porta 11
All'interno di un edificio del '700 sono racchiusi i profumi e le golosità di una delle pasticcerie più famose della città, il vero Panettone (quello basso) lo dovete comprare qua.
LA PANINOTECA COME UNA VOLTA
De Santis, Corso Magenta 9
Piccola bottega dove gustare ottimi panini con abbinamenti estrosi e per qualcuno forse anche un po' azzardati, ma ciò che contraddistingue questo locale nato negli anni '80 è proprio questo, ma anche l'alta qualità degli ingredienti utilizzati nelle "ricette"
I  TORTELLINI SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI
Pastificio Savioli, Via Ausonio 7
Conduzione familiare ed esperienza trentennale nell'impastare e creare specialità di pasta fresca, proprio sotto gli occhi dei milanesi che vogliono regalarsi un primo piatto genuino e fatto a mano, "come una volta".
PER GLI AMANTI DELLE BOTTEGHE
Drogheria Soana, Corso Magenta 1
Ci si perde adavanti ai suoi scaffali stipati di ogni tipo di barattolo e confezioni, e la tentazione di uscire con 5 specialità diverse di thè nella borsa è davvero forte.
Riassumendo......il vostro posto preferito a Milano qual è??
Io intanto so già dove portarvi la prossima volta.......
I LOVE MILANO - PARTE SECONDA
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