Passato il ciclone Interstellar, ancora non è passata la tempesta ormonale per Cillian Murphy e il suo Thomas Shelby.
Ecco perchè sono andata a scovare questo piccolo film che, dopo essere stato presentato al Tribeca, non è mai arrivato nelle sale, né quelle americane né tanto meno in quelle italiane.
Visto certe ciofeche che riescono comunque ad approdarci, ci si chiede il perchè, visto che il film di Paul Soter non è così malvagio, ma in fin dei conti un'innocente ed tormentata storia d'amore.
Come il più classico dei boy meets girl, si inizia con lo scontro/incontro tra due personaggi eccentrici.
Lui è Neil, possiede e lavora appassionatamente in una videoteca di nicchia, dove ci sono film di nicchia (dai b-movies ai grandi classici), che deve sopravvivere alla concorrenza mainstream delle videoteche a catena.
Lei è la misteriosa Violet, piombata per caso da lui per un noleggio, sempre pronta e desiderosa di novità in cui farsi travolgere dall'adrenalina, che siano piccoli furti, scherzi ai danni del povero Neil o semplici passeggiate al cimitero.
Ai due opposti, quindi, con uno che le avventure le vede solo su schermo mentre l'altra se le crea giorno dopo giorno.
Attorno a loro un manipolo di appassionati, o meglio fissati, con il cinema, che passano il loro tempo sui divani della videoteca ad analizzare e discutere su singoli fotogrammi.
Raccontato così sembrerebbe quasi un film alla Kevin Smith, tra temi e personaggi coinvolti, in realtà, di Kevin Smith manca il tocco, soprattutto a livello di sceneggiatura, che prosegue tra insopportabili idee di quella che sembra più una malata mentale che un'eccentrica ragazza, e scelte di proseguimento non proprio originali.
A Cillian però si perdona tutto, anche perchè il suo Neil oltre a fare tanta tenerezza non siamo abituati. Timido, innamorato e sofferente, è distante dai ruoli da uomo misterioso e silenzioso a cui l'attore c'ha abituato, ma funziona ugualmente.
Meno convincente invece Lucy Liu, a cui detto fra amici si vorrebbe davvero dare qualche sberla, ma che alla fine, poco a poco, si accetta, in tutte le sue stranezze.
Classico anche nella sua realizzazione, omaggia film del passato, lasciando spazio per esibizioni rock, per divertenti trovate e per un finale citazionista.
I love movies non sarà quindi un film che ti fa amare di più il cinema, perfetto come passatempo, farà di certo innamorare di più di Cillian, ecco.
Guarda il Trailer