Penultima settimana di agosto. Milano è quasi deserta ed io ho la sensazione di essere in ritardo, come se i trenta minuti di anticipo sull’inizio della riunione sembrano non contare. Mi accingo a fermare il bus, ma la ragazza seduta sotto la pensilina mi precede. Il pullman si arresta e mi scosto per lasciarle la precedenza. All’interno del mezzo siamo in pochi: io, lei, l’autista e altri due passeggeri. Sediamo sparpagliati e ognuno è libero di fare ciò che crede senza la preoccupazione di essere osservato o ascoltato. Morto di sonno, ma abbastanza vigile e con la deformazione da bookwatcher, scruto se qualcuno dei presenti ha un libro in mano. Nessuno legge. Arriva la mia fermata, scendo dal bus e noto che con me è scesa anche la ragazza di prima. Tutti e due scrutiamo l’orizzonte in attesa del prossimo mezzo. Tutti e due attendiamo. La ragazza si attacca allo smartphone e ringrazia di un qualcosa la persona all’altro capo del telefono. Il tram 9 arriva non appena lei termina di telefonare e di mandare quel centinaio di sms. Saliamo sul mezzo con più gente rispetto al precedente. Decidiamo di sederci l’uno vicino all’altra, come se ci conoscessimo da tempo, come se stessimo andando verso la stessa destinazione. Il tutto secondo un tacito accordo. Quindi, secondo il calcolo delle probabilità, dovremmo scendere alla stessa fermata. Nel frattempo riceve un’altra telefonata. Ha una voce un po’ troppo stridula per i miei gusti. É troppo presto per sentire squittire gli scoiattoli. Anche a questa chiamata rinnova i ringraziamenti per il regalo ricevuto la sera prima. Finalmente capisco per che cosa ha ringraziato e qual è il regalo perché lo tira fuori dalla tracolla e con vanto annuncia di essere già arrivata a pagina 44. Sta parlando di un libro leggero, forse frivolo, forse nato solo per diventare un best seller, ma che ha fatto ridere anche me, non tanto tempo fa. I love shopping di Sophie Kinsella. Il tram ha passato Porta Venezia e la fermata in viale Piave si sta avvicinando. Mi alzo, saluto la mia compagna di viaggio, mi avvicino all’uscita e scendo. Da solo. Il calcolo delle probabilità ha fallito.
Tagged: Bus, I love shopping, mattino, Milano, Sophie Kinsella, Tram