(Ottimo articolo su bresciaoggi.it
E i cittadini lottano, dopo la demolizione di case di via Toscana a Brescia. Si lotta per unire le persone che resteranno senza un tetto solo perché l’Italia con le sue insensate speculazioni sulle ferrovie si compra l’Alta velocità senza nemmeno inserirla nel contesto di un progetto armonico, ad esempio con Tav ridotta da 300 a 210 km/h, come chiesto da Legambiente, accanto all’atteso rafforzamento delle linee per pendolari, tramite raddoppi, e delle linee dei bus. Il sindaco di Brescia Emilio Del Bono ha incontrato il ministro Maurizio Lupi, mentre i residenti espropriati e cacciati di casa lamentano la carenza di informazioni. Le relazioni tra enti locali, governo e residenti non ci sono nemmeno. Gli abitanti si ritrovano mediante le riunioni dei 5stelle. Anche la loro è politica, dettata dalla necessità. In questo caso la necessità è purtroppo palese, feroce, ma altre necessità sono altrettanto evidenti? Solo l’emergenza mobilita? Non è il caso di organizzarsi per tempo in altri settori? Il consumo di suolo, l’inquinamento, le politiche economiche, l’emergenza abitativa causeranno altri danni pesanti. Tav significa violenza pura e danno macroscopico. Che serva ad acuire la sensibilità dell’opinione pubblica ipnotizzata dai massmedia?
Lupi proteggerà l’infrastruttura delle spese, dei danni e del pericolo, e in questi giorni nella sua Lombardia potrà anche inaugurare con Renzi e Martina (in rappresentanza degli agricoltori bergamaschi infuriati?) la Brebemi.
Sulla Brebemi le proteste sono di lunga data e tutte confermate. Le associazioni avevano semplicemente ragione: chi ama gli sprechi mentre cresce la disoccupazione sostenga Lupi e il governo.