Con Guardians of the Galaxy la Marvel ha messo a segno il colpo del secolo, signori! Da Marvel addicted non abbiamo dubbi in merito, poiché possiamo ammettere con orgoglio di averli visti TUTTI e non c’è nulla da fare… Guardians of the Galaxy è il secondo gradino per il paradiso (il primo è stato The Avengers… Sia lodato Joss Whedon in eterno!).
Il ribaltamento di prospettiva rispetto all’angst imperante nell’Universo Marvel però è solo apparente, celato e stemperato da una dose di ironia, sarcasmo e nonsense che hanno fatto la felicità del nostro essere Queen in the Angst zitella gattara. Perché anche i Guardiani hanno i loro demoni interiori, le loro cicatrici, le loro pippe mentali, solo che essendo delle tenere canaglie interplanetarie sono bravissimi a celarle e a mostrarle a loro piacimento, facendo inumidire i bulbi oculari di noi cinici terrestri.
La regia mixa abilmente puro intrattenimento e sentimento, il franchising e l’introspezione, gli effetti speciali migliori visti nell’ultimo anno (nonostante la nostra visione in 2D) e la costruzione del racconto che, è vero, non fa mai realmente temere per Xandar, il paese minacciato da Ronan, ma stiamo pur sempre parlando di supereroi… se non credessimo alla loro capacità di sconfiggere i cattivi di turno, che senso avrebbero?!
Che poi il campionario dei protagonisti sia quanto di più assurdo voi possiate mai vedere nella vostra vita è esplicitato già dal trailer, perché, ammettiamolo, i Guardiani della Galassia sono un gruppo di psicopatici losers che la metà basterebbe a fare la fortuna di uno psichiatra molto bravo, ma li amiamo proprio perché sono dei reietti della società. Se gli Avengers sono dei “vincenti”, belli, bravi, ricchi e famosi, i Guardiani sono degli sfigati e ne vanno fieri, forse perché non possono fare altro. L’ironia è la loro corazza, la loro coperta di Linus. Sono la realizzazione intergalattica dell’aggregato sociale, del tessuto connettivo di tutte le comunità reali (e virtuali). Il mutuo soccorso che incontriamo rivedendoci nell’altro e che ci fa credere che il mondo, la galassia, siano un bel posto dove vivere se incontri qualcuno che riesce a leggere le corde del tuo cuore, perché “noi” siamo Groot! Insomma sono la trasposizione cinematografica di un vecchio adagio popolare delle mie parti che dice “l’uccello trova il suo simile e s’accompagna”.
Ma la cosa che davvero dona ai Guardiani della Galassia una marcia in più è la colonna sonora di cui siamo irrimediabilmente a rota da lunedì! Se la Marvel aveva fatto il colpaccio legando l’immaginario collettivo di Iron Man agli AC/DC, con la colonna sonora dei Guardiani della Galassia ha sbancato il casinò!
Sarà che noi anziani ci rivediamo nel vintage, ma il cortocircuito tra la tecnologia futuristica degli effetti speciali e i brani anni ’70 e ’80 che puntellano la narrazione ci fa venire gli occhietti a stelline e cuoricini dai tempi del trailer! Perché la musica è l’elemento “terrestre”, umano del film e come si può non ballare guardando Peter che ci prova con Gamora o il piccolo Groot da vaso?
E allora immergetevi anche voi nell’Awesome Mix Vol.1 e ballate con noi!