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I mari e laghi italiani sono puliti e sicuri, lo afferma l’Agenzia Ue per l’ambiente

Creato il 24 maggio 2012 da Deanna @Deanna1911

mari italiani, mari puliti, ambiente, italia, commissioni europee ambiente, siti balneazione, spiagge italianeIn Europa mari sempre più blu e sicuri, se si considera che meno del 2% delle acque di balneazione non è ancora conforme ai criteri obbligatori fissati dall’Europa. L’Italia non è da meno, grazie ad un balzo in avanti che gli permette di recuperare in qualità – rispetto agli stessi parametri applicati dagli altri partner europei – sia le acque delle sue coste, che quelle interne, di fiumi e laghi, posizionandosi per qualità della acque all’undicesimo posto tra i Paesi della grande Europa, prima di Spagna e Finlandia e sopra la media europea.

In particolare in Italia, secondo il rapporto sulla situazione di 22mila siti di balneazione europei elaborato dall’Agenzia Ue per l’ambiente e dalla Commissione europea, la fotografia delle coste mostra che i siti balneari «di eccellente qualità sono passati in un anno dal 77,2% all’83%».

Certo si deve ancora migliorare, rispetto ai 133 siti balneari chiusi, o ancora i 242 che hanno presentato un numero insufficiente di campioni. Sempre più puliti in Italia anche fiumi e laghi: nell’85,8% gli standard obbligatori europei sono stati rispettati con un aumento del 13,1% rispetto al 2010. Ma ancora pi— positivi, i risultati del rapporto sulle acque dolci di eccellente qualità: in un solo anno sono saliti «dal 58,4% al 77,1%».

Questi ottimi risultati fanno dire al direttore esecutivo dell’Agenzia europea per l’ambiente, Jacqueline McGlade, che «il rapporto di quest’anno dimostra che le autorità italiane stanno lavorando bene per assicurare al Paese acque pulite e sicure». Certo – ammette McGlade – «c’è ancora da lavorare, soprattutto con particolare attenzione al cambiamento climatico che, in tutta Europa sta già mettendo le nostre risorse idriche sotto grande stress». Concorda il commissario all’ambiente Janez Potocnik, per cui «bisogna continuare a lavorare per garantire che le nostre acque siano di qualità adeguata per tutti gli usi legittimi: dalla balneazione all’acqua da bere».


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