E’ bastato un piccolo articolo voluto dal Ministero della Difesa e inserito nella legge sui lavori usuranti firmata dal ministro del Welfare Sacconi e il processo in corso a Padova nei confronti di sette alti ufficiali della Marina Militare accusato di omicidio colposo plurimo , rischia di finire in una bolla di sapone.
L’articolo dice in poche parole che le norme sulla sicurezza del Lavoro non si applicano alla flotta della Marina Militare. L’accusa nei confronti dei militari è infatti di non aver tutelato centinaia di marinai dall’esposizione alle fibre di amianto a bordo delle navi, causando così la morte di almeno due militari colpiti da mesotelioma da amianto.
Tentata già in primavera , l’operazione salvataggio ufficiali si era scontrato con il presidente Napolitano , che aveva inviato la legge sui lavori usuranti alle Camere. La maggioranza ha fatto finta di niente e l’ha riapprovata così com’era , precludendo a centinaia di marinai ogni possibilità di risarcimento.