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I marò e i ministri italiani (trovati nel fustino del Dixan) - La Sagra della Minchiata

Creato il 17 dicembre 2014 da Tafanus

Roberta-pinotti-pilotessa
La Professoressa Roberta Pinotti

  • Paolo Gentiloni: "Obbligati a reagire in modo fermo e unitario"
  • Roberta Pinotti: "Latorre non si muoverà dall'Italia"
  • Federica Mogherini: "Deluse le aspettative per una soluzione di comune accordo"

Ricordiamo i punti fondamentali:

-a) Due marò italiani, di scorta anti-pirateria ad un mercantile italiano, sparano a due pescatori indiani, ammazzandoli. Non tocca a noi, e nemmeno ai politici italiani o indiani, stabilire se si sia trattato di insipienza, di reale legittima difesa, di eccesso di legittima difesa, o di tiro a segno. Tocca ai magistrati
-b) L'incidente è avvenuto in acque internazionali, gli sparatori erano su una nave battente bandiera italiana, quindi il giudizio spetta all'Italia, o al massimo ad un tribunale sovranazionale.
-c) L'India chiede che la nave approdi in India per poter interrogare il personale di bordo, el il mitico "Supermario in loden" abbocca come un allocco, manda la nave in India, dove i marò vengono arristati con l'accusa di omicidio volontario".
-d) L'India è l'India. Noi abbiamo problemi di politica interna, ma li ha anche l'India. La giustizzia indiana è lenta e farraginosa, ma gli ultimi che possano ragionevolmente accusare i sistemi giudiziari altrui siamo noi italiani, il cui sistema giudiziario può impiegare anni a risolvere una bega condominiale.
-e) A Natale i marò ottengono un permesso "sull'onore" di rientrare in Italia per le feste. All'approssimarsi della data concordata per il rientro in India, Monti dichiara che non restituirà i marò all'India, come da accordi. Gli indiani si incazzano, molto probabilmente fanno capire all'Italia di quali e quanti strumenti di ritorsione abbiano in mano, e a questo punto Supemario cala le braghe, e rimanda i marò in India.
-f) Quinto atto: Latorre si ammala di ischemia in settembre, e gli viene accordato il permesso di tornare in Italia per ricevere le cure necessarie, con l'impegno di rientrare il 13 gennaio.
-g) All'avvicinarsi della data del rientro di Latorre in India, l'Italia chiede alla Suprema Corte indiana di concedere la libertà provvisoria ai marò: a Girone perchè possa trascorrere il Natale in famiglia, a Latorre,un permesso aggiuntivo di quattro mesi perchè possa operarsi in Italia e fare anche la convalescenza.
-h) Il no arriva veloce come un TAV. Gli indiani saranno immorali, ma non sono fessi. Memori dell'esperienza precedente, rispondono con due NO. Mai più i due marò insieme in mani italiane. Latorre si curi nei tempi concordati, ma Girone rimanga in ostaggio in India. Questo il senso. Il "non detto" - per quanto riguarda Latorre -  è che ci sono strutture sanitarie anche in India. Saranno strutture fatiscenti per la gente normale, ma ci sono anche poche strutture d'eccellenza per i VIP. E comunque l'Italia, se vuole, può mandare un proprio staff per l'intervento.
A questo punto esplode, nei modi più sbagliati e improduttivi che si possano immaginare, la rabbia impotente di ministri trovati nei fustini del Dixan, guidati da un premier ggiovane ggiovane, trovato a Frignano sull'Arno.  Ecco come riporta la cosa Repubblica, un giornale che ormai in termini di "renzismo acritico" è superato solo da "EUROPA" diretto dall'ineffabile Stefano Menichini (quello che qualche giorno fa ha dedicato un servizio ai grandi "achievements" di Renzi Segretario.

Federica-mogherini

Federica Mogherini (cosa avrà da ridere?)

India, no della Corte Suprema alle richieste dei marò. Il ministro degli Esteri: "L'Italia valuta richiamo ambasciatore Mancini per consultazioni. Obbligati a reagire in modo fermo e unitario"". Pinotti dura: "Latorre non si muoverà dall'Italia" (Fonte: Repubblica.it - Articolo non firmato)
 "Abbiamo l'obbligo di reagire e mi auguro che la reazione sia ferma e unitaria". Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni alle Commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato parlando delle ultime decisioni della Corte Suprema sul caso dei due marò. "Oggi per essere forti abbiamo bisogno di mostrare decisione e fermezza e unità all'esterno. Di fronte ad un atteggiamento così grave ci riserviamo tutti i passi necessari a partire dall'urgente richiamo per consultazioni dell'ambasciatore italiano a Nuova Delhi" anche se "non si tratta di rottura delle relazioni diplomatiche". "Non c'è dubbio che tra le ulteriori decisioni su cui dobbiamo ragionare non possiamo affatto escludere il pratico avvio dell'arbitrato internazionale, e dobbiamo sapere che questa ipotesi è molto chiaramente sul tavolo", ha aggiunto il ministro (...CAZZO!!!! e ci vogliono tre anni per fare l'unica cosa FORSE utile, e cioè l'avvio delle procedure di arbitrato internazionale??? Ma #stiamosereni: Il Pluri-Nobile Gentiloni "non esclude"...)
Relazioni diplomatiche tese fra Italia e India dopo il rifiuto della Corte Suprema indiana  di esaminare le richieste dei due marò italiani e di bocciare la domanda di Massimiliano Latorre di prolungare di altri 4 mesi la convalescenza in Italia dopo l'ictus di cui ha sofferto a settembre, permesso che che scadrà il 13 gennaio.
Sul caso interviene anche il ministro della Difesa, Roberta Pinotti (...Roberta Pinotti Chi???) L'impegno per il pieno recupero fisico di Massimiliano Latorre è una priorità per il governo e nulla sarà fatto per mettere a rischio le sue condizioni", ha detto Pinotti, anche lei parlando in audizione alle commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato.  "Cerco di seguire quotidianamente la vicenda dei marò e conosco perfettamente la situazione medica e le condizioni di Massimiliano Latorre", per questo "dico che non sono condizioni che possono consentire una partenza dall'Italia. Siamo non solo delusi ma anche irritati. Le istanze erano di carattere puramente umanitario. Ci aspettavamo un risultato diverso - ha aggiunto il ministro della Difesa. La posizione di Girone, ancora trattenuto in India, è quella che in questo momento in cima ai nostri pensieri - ha proseguito Pinotti -. Il governo prenderà tutte le misure per rimediare a questa situazione. Il recupero di Latorre in Italia prosegue, e il governo farà di tutto per non mettere a rischio questa situazione. Auspico che in questo momento difficile per i nostri due fucilieri si dia una risposta forte e unitaria". "L'Italia - ha aggiunto il  ministro della Difesa - è responsabile per i suoi militari ed è interesse dell'India riconoscere l'immunità dei due marò davanti ai tribunali indiani". Proprio ieri Pinotti ha dichiarato che Latorre non si muoverà dall'Italia.
Fine dell'articolo di RenziPubblica. Non una parola di commento sulle belinate dei nostri ministri da fustino. Non una firma. Quindi non sappiamo chi ringraziare per questo articolo il cui estensore non ritiene di dover esprimere un giudizio sui fatti, e sulle belinate ministeriali. Insapore, inodore, incolore come l'acqua distillata.
Ma neanche la superflua Mogherini ci fa mancare le sue bustine di aria fritta imballate sotto vuoto spinto. Leggiamo sul  Messaggero:
Marò, Mogherini: Decisione della corte può incidere sulle relazioni India-Ue

(...l'avreste mai immaginato???... NdR) La decisione della Corte Suprema indiana sui marò Latorre e Girone «deluse le aspettative per una soluzione di comune accordo attesa da lungo tempo, e può incidere sulle relazioni Ue-India e sulla lotta globale contro la pirateria in cui l'Ue è fortemente impegnata». Così l'alto rappresentante per la politica estera, Federica Mogherini [...]
Vi risparmio la domandina su cosa significhi "soluzione di comune accordo attesa da lungo tempo". Fior di studiosi di linguistica dibatteranno per mesi. La Mogherini, prima Ministro degli Esteri per caso in Italia, poi inflitta da Renzi all'Europa (Unica Grande Conquista del semestre di Presidenza Italiana), tanto come è noto in una Unione Europea priva di una politica estera comune di chi sia il Commissario non frega niente a nessuno...
Per quanto ci riguarda, noi vorremmo invitare questi ministri da fustino Dixan, produttori di aria fritta, a rispondere ad una domanda. Una sola:
Prima di tirar fuori il fuciletto che spara tappi di sughero, i Nostri si sono chiesti quale sorte toccherebbe a Girone, in mani indiane, qualora non rispettassimo l'impegno a far rientrare in India Latorre entro il 13 Gennaio?

Sulla uscita di Gentiloni, discendente della famiglia dei conti Gentiloni Silverj, nobile di Filottrano, nobile di Cingoli e nobile di Macerata, che ha "valutato" la possibilità di richiamare l'Ambasciatore in Italia per "consulazioni" (affrettandosi ad aggiungere che "ciò non significa, per carità... rottura delle relazioni diplomatiche"...), stendiamo un velo pietoso. Vogliamo solo ricordare che è un signore che ha passato la vita a cambiare maglietta (Movimento Studentesco con Mario Capanna ed eschimo, Democrazia Proletaria, Movimento Lavoratori per il Socialismo, Partito di Unità Proletaria per il Comunismo... Poi nel 2001 la svolta teodem (Franza o Spagna, purchè se magna): col neo teodem Rutelli-Cicoria (non più liberale liberista libertario). Fra il 2006 e il 2008, come Ministro Per le Comunicazioni, non trova di meglio che trattare del conflitto d'interessi  con tale Fedele Confalonieri, plenipotenziario di Berlusconi.

Renzi-coniglio

#matteostaisereno

E che dire del Renzino, malato cronico di annuncite?

In Febbraio annunciava: "Li riporteremo subito a casa" (Huffington Post)
In luglio il problema "marò" finisce in un angolino del mitico "crono-programma" (Panorama-News) (a proposito... qualcuno potrebbe spiegare al Renzino che un programma o è "crono" o non è programma, ma pura dichiarazione d'intenti?)
Sotto ferragosto la Ministra Pinotti (a quanto pare appassionata di aerei di Stato)  vola in India per "far sentire la vicinanza dell'Italia" ai marò. Poi risale sull'aereo di Stato e torna in Italia, perchè il Ferragosto incombe. Renzi invece fa una tefefonata al premier indiano, il quale gli dice #matteostaisereno (Repubblica.it)
In Novembre Renzino si ricorda dei marò, assicura che "stiamo facendo di tutto per riportarli a casa", ma poi si affretta a tranquillizzare gli indiani "...non vogliamo disturbarli..." (Il Tempo)
Adesso, l'epilogo tragicomico dei ministri da fustino. Il Premier tace, impegnato com'è a discutere con Alfano e con la Boschi; la professoressa di lettere Pinotti, indagata per peculato d'uso per la brutta storia del Falcon, forse sta pensando di dichiarare guerra all'India; la Mogherini biascica frasi incomprensibili, e il Nobile di Filottrano, di Cingoli e di Macerata sta pensando di far venire per una breve vacanza di un paio di giorni in Italia l'Ambasciator che non porta Pene, per chiedergli delle cose che potrebbe chiedergli per telefono o in videoconferenza.
Io non so se i marò siano colpevoli o innocenti. So per certo che affidati alle cure di questi "regali" da fustino Dixan non hanno alcuna ragione per #staresereni. Con o senza hastag.

Tafanus

2312/1045/0815


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