Nella letteratura psichiatrica sono stati definiti vari disturbi che portano coloro che ne soffrono a compiere gesti violenti o contro se stessi oppure contro altre persone.
La nostra mente non sempre riesce a rimanere lucida ed è capace di costruire realtà differenti a seconda dei traumi che si sono vissuti durante il periodo infantile.
Un'infanzia che presenta abusi, vessazioni ed esperienze traumatiche possono portare le persone a crearsi una doppia identità sviluppando il disturbo dissociativo della personalità che comporta da avere più identitità.
Nella cinematografia e nella letteratura sono tante le storie che fanno riferimento a questo disturbo, famoso è il romanzo "Dr. Jekyll e mister Hyde", o il film a "Beautiful Mind" o quello di Brian de Palma "Doppia personalità" e "Ted Bundy". Qui di seguito i trailer da YouTube
Le persone che soffrono di questo disturbo convivono con due o più identità che esercitano alternativamente il loro potere prendendo il controllo sul comportamento. Ogni personalità ha la sua caratteristica ed è indipendente dall'altra. Le persone con questa patologia non ricordano le diverse azioni, assumono nomi differenti a seconda di quale identità sta vivendo, in alcune occasioni queste personalità non agiscono direttamente ma appaiono come voci o sogni che danno ordini o consigli su come agire.
Alcuni serial killer presentano questo tipo di disturbo.
Studi più recenti sembrano dimostrare che coloro che ne sono affetti presentano riduzioni di alcune regioni cerebrali come l'amigdala, 36% più piccola, e l'ippocampo, 19,25% inferiore. L'amigdala e l'ippocampo sono quelle zone che si relazionano con il processo emotivo degli stimoli, il controllo delle risposte ed il riconoscimento dei fatti.
Spesso ci si è resi conto che i serial killer soffrono di questi disturbi come, ad esempio, il caso dell'italiana Leonarda Cianciulli passata alla storia come la saponificatrice di Correggio, località
dove viveva.
La storia in breve di Leonarda:
Questa signora ha avuto un'infanzia non serena. Era il frutto di uno stupro e non ricevette affetto. La madre si interessò a lei solo quando decise di sposare un ragazzo non scelto dalla famiglia; il giorno delle nozze la madre lanciò una maledizione alla figlia e alla futura prole.
Inizialmente la giovane coppia viveva in Irpinia ma dopo il terremoto si trasferì, con le poche cose salvate, a Correggio. Qui Leonarda dopo varie gravidanze, terminate precocemente, riusce a dare alla luce tre figli e fra questi il primogenito è il preferito. Purtroppo il matrimonio finisce malamente ma la donna non si perde d'animo e tra l'attività di vendita di vestiti usati e la chiromanzia, leggeva le carte e preparava pozioni, migliora la situazione arrivando a stabilirsi in un appartamento e ad avere,m anche, una signora di servizio.
I figli cresciutivengono dichiarati abili all'esercito. Purtroppo coincide con la preparazione alla guerra. La signora che è già sotto stress da dopo l'ultima gravidanza finita male non regge la paura di perdere i figli. Inizia così a sognare la madre che le ricorda la maledizione e l'angoscia si impadroisce sempre più della sua anima. Non sa più come fare per proteggere i figli convinta che la maledizione arrivi a materializzarsi. Sempre in sogno le appare una madonna nera che le dice che se vuole avere salvi i suoi figli deve dare in cambio tre vite. Decisd, allora, di uccidere tre donne sue clienti. Per sbarazzarsi dei corpi li fa a pezzi e poi li scioglie nella soda caustica per produrre saponette. Il sangue, invece, lo raccoglie e lo aggiunge nell'impasto dei biscotti che, insieme al sapone, offre alle sue clienti. Purtroppo i parenti di una vittima, dopo varie indagini, riescono a scoprire i suoi omicidi. Viene quindi arrestata e condotta in carcere. Il processo è dopo sei anni, terminata la guerra. Fa molto scalpore perché inizialmente coinvologno anche il figlio maggiore in quanto spedisce, senza conoscere l'accaduto, una lettera scritta da una vittima, la prima. Alla fine la Cianciulli è riconosciuta colpevole ma con anche la diagnosi di semi infermità mentale finisce in un manicomio dove vi muore all'età di settantotto anni. Alle compagne di cella lei continua a ripetere che diventa libera nel 1970 e il 15 ottobre di quell'anno colpita da apoplessia cerebrale, esala l'ultimo respiro. C'è da dire che Leonarda non si pentì mai, anche se chiese scusa all'intero paese; lei era rimasta convinta che le sue azioni erano state compiute solo per salvare la vita delle sua adorata prole.
Mentre era in manicomio scrisse anche un libro dal titolo "Le confessioni di un'anima amareggiata", dove narra, nelle 800 pagine, la sua vita.
Lo psichiatra che la visitò e dichiarò l'infermità mentale era Filippo Saporito, docente dell'Università di Roma, collaboratore di Lombroso e direttore del manicomio giudiziario psichiatrico dove venne internata la Cianciulli. Le venne diagnosticata una doppia personalità esasperata dall'istinto materno.
La docente di sociologia giuridica, Roberta Bisi, ha tracciato un profilo di Leonarda:
donna accattivante che con il suo fascino mira ad esercitare controllo sugli altri considerandoli solo oggetti da sfruttare le soddisfazioni sono realizzate solo dalle manie di grandezza e dalla deferenza dimostrata dalle persone che la circondano. Nel memoriale la Bisi scopre che è affetta da doppia personalità, infatti la Cianciulli parlava di sé alternativamente come Nardina, nome dato dalla madre, e Norina, soprannome paterno. Nardina era la vittima che soffriva mentre colei che agiva e che ha commesso i delitti era la seconda.
Raffaella Sette, sociologa criminologa all'Università di Bologna e grafologa, scrive di lei:
"La Cianciulli era stata sin da piccola suggestionabile era cresciuta circondata da maghe e chiromanti che le avevano predetto, come la stessa raccontava, una vita di sciagure e maledetta". La superstizione, di cui era intrisa la sua mente, l'aveva portata a modificare completamente la realtà facendola diventare una donna amorale fredda ed incapace di distinguere il bene dal male. Per leggere approfonditamente la vicenda andate qui sul sito: Cinquantamila giorni: la saponificatrice di Correggio .
Se avete voglia vi propongo, infine tre video il primo è lungo dura quasi un'ora
Il seguente è più corto
Questo è tratto dall'archivio storico del 1946.
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