i media brasiliani parlano di vandali che saccheggiano le città e, il resto del mondo, contrariamente a quello che si è detto per esempio per la Turchia, concorda.
Anche Pelè è sceso in campo condannando la rivolta e su Twitter se cerchi #Brasile (in Italia), le notizie riguardano quasi tutte il calcio e non la rivolta.
In Brasile la gente è stanca come in tanti altri posti ma è scesa in strada. Si sta difendendo dalla polizia, combatte contro la polizia che provoca, carica, si infiltra, picchia, butta chissà che cosa, arresta e minaccia. I manifestanti brasiliani hanno bisogno di supporto, la presidente Dilma e i media nazionali brasiliani, stanno facendo di tutto per spacciare questa rivolta come un semplice atto di vandalismo e saccheggio di morti di fame. Questo grazie anche ad alcuni rivoluzionari 3.0, quelli che vanno in giro con la bandiera brasiliana e che sono convinti che la rivolta si possa fare senza violenza; solitamente sono persone della borghesia brasiliana dei quartieri bene.