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I mercanti dello spazio – Frederik Pohl, Cyril M. Kornbluth

Creato il 04 settembre 2014 da Maxscorda @MaxScorda

4 settembre 2014 Lascia un commento

I mercanti dello spazio
Il marketing ha trasformato la vita di chiunque in uno spot continuo, ininterrotto ed e’ riuscito a unificare l’intero continente indiano in un solo grande negozio. La Terra e i suoi miliardi di abitanti sono gia’ conquistati e quando l’opportunita’ di terraformare Venere si fa avanti, gia’ il pianeta e’ venduto prima ancora che una sola colonia si sia impiantata.
Mitchell Courtenay, il protagonista, e’ uno di quelli che sta nella stanza dei bottoni e in una societa’ dove la forbice tra ricchi e poveri o meglio tra i consumatori, i  nuovi schiavi e chi i consumi li crea, e’ esasperata al punto da ricreare un vero e proprio sistema feudale. Che vi sia un ritorno alla barbarie, lo si evince anche dal fatto che le compagnie quando si fanno guerra tra loro, non e’ solo nelle percentuali di vendita ma con omicidi regolamentati.
Ad un certo punto a Courtenay verra’ fatto di peggio che togliergli la vita, gli verra’ tolto il potere e attraverso un furto d’identita’ costretto a vivere ai gradini piu’ bassi della scala sociale, dove i piu’ reietti dei consumatori spendono la loro misera esistenza fatta di dipendenze e inutili bisogni. Riuscira’ in qualche modo a tornare in cima e a svelare chi e cosa ha complottato contro di lui.
Verrebbe da dire che un soggetto di questo genere ha poco a che fare con la fantascienza non fosse e qui il lato sensazionale, scritto oltre 60 anni fa. Talvolta qualcuno vuole vedere negli scrittori di fantascienza una specie di oracolo, una preveggenza di eventi futuri che in realta’ dipende soltanto dalla lucida analisi del presente proiettato nel futuro, che in questo caso aderisce con inquietante puntualita’ ai giorni nostri o ancor meglio con quello che ci aspetta continuando su questa strada. Vi sono elementi di thriller, quasi una sceneggiatura fatta e finita per un bel action movie avanti rispetto ad ora di pochi decenni.
Questa e’ la magia della fantascienza quella grande, quella con la F maiuscola che ancora oggi incanta e non invecchia.


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