I mercati in ribasso

Vacche grasse vacche magre. Questa vecchia parabola è quanto
mai calzante per i cicli della borsa. A cavallo del nuovo millennio
abbiamo vissuto un irripetibile ed entusiasmante periodo di
vacche grasse: gli indici dei mercati azionari ai massimi storici senza operare con segnali di trading , la
liberalizzazione dei mercati ed il debutto dell’euro, l’esplosione
della net economy, il conseguente proliferare di strumenti finanziari
sempre più sofisticati, creati per favorire l’approccio del risparmiatore
alla speculazione più sfrenata, sono stati il filo conduttore
del grande boom della borsa, sostenuto dalle previsioni di una crescita
economica senza fine che i guru dell’era clintoniana teorizzavano
con passione e convinzione, buttando alle ortiche i vecchi
canoni dell’analisi fondamentale, giudicati ormai inadeguati ad
interpretare i trend di crescita dell’economia. Ma nella generale
euforia, qualche voce isolata ammoniva del pericolo ma, come
moderna Cassandra, era destinata a rimanere inascoltata. Infatti
nella primavera del 2000, senza che ce se ne rendesse conto, i mercati
arrivavano alla svolta. Il ciclo di rialzi e di facili guadagni terminava
e aveva inizio la stagione dell’Orso dalla quale, dopo tre
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lunghi anni, non possiamo affermare di esserne definitivamente
usciti.I cicli della borsa, come le stagioni della vita, sarebbero privi
di significato se da essi non si facesse tesoro degli insegnamenti
che ci lasciano, sia in positivo che in negativo. La liberalizzazione
e la globalizzazione dei mercati finanziari, la creazione di nuovi
strumenti finanziari, l’affermarsi di nuove figure professionali nel
settore dell’intermediazione e della consulenza, la facilità di accesso
a nuovi mercati, le semplificazioni procedurali nell’operatività
quotidiana, il crollo delle commissioni e l’uso del computer, che ha
consentito l’accesso diretto ai vari mercati di un numero sempre
più vasto di risparmiatori, sono stati gli elementi caratterizzanti
della stagione del grande rialzo.Questa rivoluzionaria trasformazione
dei mercati finanziari, innovando profondamente rispetto al
passato, ci ha consegnato una borsa nuova, più aperta e sicuramente
più adeguata sia alle dimensioni del mercato stesso, che alle
nuove tecnologie, introdotte nei sistemi di comunicazione e trasmissione
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