Magazine Diario personale
SCRISSI CIO' NEL 2005,MA VISTO QUESTO WEEK END DAL TEMPO CHE PIU' DI MERDA NON SI PUO' POTEVO SCRIVERLO ANCHE QUESTA MATTINA
Da molto tempo mi pongo una domanda e ancora oggi,pur avendoci pensato non poco,non so dare una risposta soddisfacente.
Cosa mi manca veramente di Cuba?
Cos'e' che ,appena rientrato,mi spinge a consultare avidamente il calendario,e l'estratto conto ,per programmare la prossima vacanza nei tempi piu' brevi e nelle date piu' accessibili?
La prima risposta,sincera,che sale alle labbra sarebbero le donne.
Mah....ho fatto 20 anni di villaggi,ancora opero nel settore,ne ho viste e fatte di tutti i colori,ho avuto la fortuna e la possibilita' di non farmi mancare quasi nulla.
Ho 43 anni e cerco di mantenermi decoroso,4 volte la settimana in palestra e altrettante a correre,insomma qualcosa si tira su anche qua'...
Quindi, almeno per me,non e' questo...o meglio,non e' solo questo.
Il clima.
Possibile,pur non essendo uno che patisce eccessivamente il freddo,vivendo a Torino non posso non essere influenzato dal grigiore che per 6 mesi avvolge questa citta'.
Svegliarsi al mattino e vedere una cappa grigia sulla testa non e' il massimo per iniziare bene una giornata.
Il sole e il caldo aiutano,scaldano,ti strappano il primo sorriso
appena alzato,credo che il clima conti,ma non fa caldo solo a Cuba....
Il fatto che non si lavora sicuramente incide ma sarebbe uguale per ogni destinazione.
Il calore della gente.
Questo e' sicuramente un fattore importantissimo,dove abito in Italia e' gia' un miracolo se nel condominio conosci,e saluti,il vicino.
Quando arrivo a Las Tunas faccio subito il giro a salutare tutta la gente che conosco del reparto primero,conoscenze spesso fugaci e occasionali ma e' fuor di ogni dubbio che mi sento piu' a casa a mezzo mondo di distanza da casa mia.
Il piacere di entrare ,spero, ospite gradito in ogni casa,le anziane che ti abbracciano chiamandoti mi vida le piu' giovani...anche,la gente che hai conosciuto che ti ferma per strada,non per romperti le scatole ,ma per il piacere di parlare con un amico che viene ogni tanto da lontano.
E poi sapere dove andare,come muoverti,quando parlare e quando tacere,quel non poco potere che comunque il denaro ti da,insomma tante cose.
Se si hanno gli occhi per vedere e' importante osservare questa gente che campa ogni giorno,pur fra mille difficolta',e si diverte mille volte piu' di noi,o perlomeno vive meglio anche senza tutte le cose che per noi sono indispensabili.
Ovviamente queste considerazioni sono fatte da uno che gira per Cuba sempre con del denaro in saccoccia e per un cubano potrebbero risultare superficiali.
Ho provato la Thai a novembre un mese prima del disastro,ebbene niente,l'ho lasciata senza grossi rimpianti mentre ogni volta che l'aereo lascia il suolo cubano mi vengono quasi i lucciconi,alla mia eta' e sento come un cazzotto sulla bocca dello stomaco.
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