Magazine Cultura
Quindi eccovi i 10 migliori film del 2014.
Secondo me.
Perché come sempre questi classificoni sono soggettivi e rispecchiano unicamente i miei gusti personali.
Pronti?
10° posizione: Boyhood
Non ho ancora visto il già acclamato urbi et orbi Birdman, ma se l’Oscar per il miglior film quest’anno dovessero assegnarlo alla pellicola di Linklater non sarebbe scandaloso. Il film infatti varrebbe la statuetta anche solo per l’idea di fondo, ovvero il racconto dell’infanzia e dell’adolescenza di Mason, che viene ripreso anno dopo anno nel corso della sua crescita. Gli attori crescono e invecchiano assieme al protagonista, e sebbene il film non abbia una trama vera e propria, ci regala uno spaccato di vita molto, molto interessante.
Forse se il regista avesse tagliato una ventina di minuti di pellicola sarebbe stata molto più gradevole. Ciò non toglie che il suo esperimento cinematografico è perfettamente riuscito.
Chapeau.
9° posizione: Fury
Che da voi in Italia ancora non è uscito, mentre qui in UK ce lo siamo gustato a fine dicembre. Che dire di questo Fury, se non che è il film di guerra più “divertente” degli ultimi 15 anni? La trama è semplicissima: alla fine della Seconda Guerra Mondiale, la Germania è sotto assedio. E per questo è più pericolosa che mai. Il gruppo del sergente Collier, che guida il leggendario carrarmato “Fury” ha il compito di sorvegliare un crocevia strategicamente importante, e far fuori eventuali avversari nazisti.
Ma qualcosa, durante la missione, va storto…
Se questo film fosse brutto (e non lo è: anzi, è esattamente l’opposto) varrebbe anche solo per una scena: un duello tra carri armati al cardiopalma, che sono sicuro entrerà di diritto nei vostri piccoli cuori guerrafondai.
Appena esce al cinema, fiondatevi a vederlo: non ve ne pentirete!
8° Posizione: Oculus
Il film horror più ricercato che abbia visto quest’anno, nonchè uno dei più interessanti che abbia visto in assoluto, merito soprattutto di un montaggio sopraffino capace di mischiare, fondere e addirittura sovrapporre due timeline distinte e separate.
La storia è semplicissima: due fratelli vogliono scoprire il mistero che si cela dietro uno specchio antico che oltre ad essere la causa della follia di loro padre, in passato ha portato alla pazzia tutti i suoi precedenti proprietari.
Anche in questo film ci sono alcune scene che da sole meritano la visione dell’intero film: c’è una mela rossa che non dimenticherete facilmente…
7° Posizione: La trattativa
Non stupisce che il film di Sabina Guzzanti, già autrice di quel piccolo gioiello documentaristico che era Draquila, abbia subito una distribuzione pessima con la scusa che “Il film non lo va a vedere nessuno”. Quando porti sul grande schermo e in maniera semplicissima e funzionale una delle pagine più oscure e inquietanti della storia italiana (ovvero tra trattativa tra Stato e Mafia che fece cessare le stragi mafiose tra 92 e 93) c’è da qualsiasi parte un ostruzionismo palese. Avevo già visto “E’ Stato la Mafia” di Travaglio, che racconta in maniera più approfondita la stessa storia, ma la Guzzanti riesce nella non facile impresa di rendere il tutto godibile e largamente (passatemi il termine) “mainstream”.
Ricordarsi che Forza Italia e Silviuccio erano il partito dei mafiosi fa sempre bene, dopotutto…
6° Posizione: American Sniper
Passati gli 80 anni il Clintone internazionale ci regala uno dei migliori film sulla guerra “contemporanea”, proiettandoci in Iraq e raccontandoci la storia di quello che è stato il miglior cecchino delle forze armate statunitensi. Se è scontato parlare della bravura di Eastwood dietro la macchina da presa (e a proposito: scandaloso il fatto che non sia stato nominato all’Oscar), non era scontato tirar fuori una bellissima pellicola da un libro che, tutto sommato, letterariamente parlando, è anche piuttosto bruttino. La biografia di Kyle infatti, eccezion fatta per le parti specificamente tecniche in cui disquisisce di armamenti e tipologie di attrezzature in dotazione a uno sniper, è abbastanza noiosa. Il film invece, prendendo anche un po’ le distanze dall’eccessivo machismo del Kyle originale, e imbastendo un (ovvio) confronto tra cecchini nemici, riesce a tenere in tensione lo spettatore per tutte le due ore e più della pellicola.
Da vedere.
5° Posizione: Lego Movie
L’universo Lego è in pericolo! Il malvagio lord Business è entrato in possesso del Kragle, l’arma definitiva che gli consentirà di dominare e distruggere il mondo! L’unico modo per fermarlo è trovare il Pezzo Forte, ma la profezia a riguardo è precisa: solo “quello Speciale” sarà in grado di maneggiarlo.
E se “quello Speciale” fosse il più banale e normalissimo “cittadino medio”?
Un film d’animazione strepitoso, con una trama semplice ma allo stesso tempo accattivante e “profonda”. Citazioni a vagonate e…la miglior entrata in scena di Batman in assoluto.
Tant’è vero che non vedo l’ora esca il film Lego a lui dedicato.
Anche questo film è stato snobbato dall’Academy. Vai a capire perché…
4° Posizione: Smetto quando voglio
Ovvero “la risposta italiana a Breaking Bad”. Cosa succede se le più menti accademiche più brillanti dell’italico stivale, costretti dalla crisi a una vita di stenti e precariato, decidono di creare la più potente droga sintetica (e legale) e piazzarla sul mercato?
Semplice: diventano i numeri uno spazzando via in poco tempo la concorrenza.
Il guaio però è che nessuno della banda degli accademici è mai stato ricco in vita sua: e così diventa molto facile perdere la testa.
La sorpresa dell’anno. Senza dubbio. Smetto quando voglio è una bella ventata d’aria fresca nell’asfittico panorama cinematografico italiano. Sydney Sibilia dimostra di aver studiato a fondo il cinema di genere ammeregano, non disdegna strizzatine d’occhio al pulp tarantiniano e all’action stars&stripes, ma riesce addrittura nell’impresa di confezionare una vera e propria commedia all’italiana “old style”, inserendo all’interno della pellicola, senza risultare noioso, pedante o invasivo, tematiche attualissime e tragicissime come la crisi, la disoccupazione, il precariato.
Un film geniale e divertentissimo.
In attesa del secondo lavoro di Sibilia…
3° Posizione: Dragon Trainer 2
Se dovessi stilare una classifica oggettiva dei migliori film d’animazione Dreamworks, il primo Dragon Trainer sarebbe sicuramente al vertice. Seguito a ruota da Kung Fu Panda. A cui farebbe seguito questo secondo capitolo draghesco. Animazioni splendide, storia interessantissima (e a tratti commovente, con una scena che ti fa rimanere davvero – permettetemelo – dimmerda per quel che succede).
Raramente i seguiti di un film animato sono buoni (lo stesso Kung Fu Panda 2 l’ho sempre trovato molto brutto), e finalmente, per una volta, abbiamo un secondo capitolo assolutamente all’altezza del suo predecessore. Sdentato poi è davvero un drago che garantisce divertimento assicurato! :D
2° Posizione: The Wolf of Wall Street
Per Martin Scorsese vale la regola del Clintone: questi più invecchiano, più fanno film eccellenti. Cosa si può dire di The Wolf of Wall Street, se non che è uno dei migliori film dell’anno passato? Straordinario sotto tutti i punti di vista, una storia eccellente, una regia magnifica, attori strepitosi.
Come al solito, quando escono film del genere, parte l’accusa al regista di aver voluto mitizzare figure negative (d’altronde Jordan Belfort è stato uno dei più grossi speculatori finanziari a cavallo tra gli anni 80 e 90, ha mandato sul lastrico migliaia di persone e rovinato la vita a tantissima brava gente), ma la domanda è: raccontare “il male”, anche nelle sue forme più estreme, affascinanti e/o parodistiche, significa davvero mitizzarlo?
1° Posizione: Still Life
E ancora una volta, come negli ultimi anni, nonostante tutto la prima posizione se la becca un film italiano. Still Life di Uberto Pasolini, al pari di Smetto quando voglio è la sorpresa cinematografica assoluta del 2014. È un film magnifico sotto ogni punto di vista, posato, misurato, “lento”, eppure fantastico, fantasioso, leggero e poetico. La storia è quasi banale: un impiegato addetto sta per essere licenziato. Prima però vuole portare a termine il suo ultimo incarico. Un incarico che gli rivoluziona completamente l’esistenza.
Finale potentissimo.
E, almeno per me, inaspettato.
La dimostrazione lampante che anche noi italiani, quando vogliamo, al di là dei grandi nomi e del cinema “d’autore”, i bei film li sappiamo fare.
Da non perdere!
Un paio di paroline poi per alcuni film che mi sono piaciuti tantissimo ma che non rientrano nella Top 10. Edge of Tomorror e Snowpiercer sono probabilmente i due migliori blockbusteroni dell’anno passato. Addirittura, per quanto mi riguarda, sono superiori alle loro opere di provenienza. E se Snowpiercer ancora se la gioca con il fumetto originale, Edge of Tomorrow è nettamente più bello e interessante della light novel e del manga da cui è tratto.
Mi è piaciuto tantissimo poi Justin e i cavalieri valorosi (che sì, ok, è del 2013, ma io l’ho visto solo nel 2014), film d’animazione di produzione spagnola che credo abbiamo visto in 4, tanto che non ha nemmeno una pagina wiki dedicata. È un film lineare, senza grossi colpi di scena: ma funziona alla grande e mantiene un ritmo alto per tutta la durata del film.
Due righe due poi su Gone Girl, sicuramente il thriller che più m’è piaciuto l’anno passato, nonostante il libro l’abbia appeso a pagina 60 (dato che lo stile dell’autrice proprio non mi andava a genio). Anche qui, mi riesce difficile credere che sia stato totalmente snobbato dalla giuria degli Oscar. E che, a parte la Pike, il film non abbia ricevuto mezza nomination nemmeno per il montaggio.
Scandalosissimo…
Voi invece che mi dite? Quali sono i film che più vi sono piaciuti nel 2014? :D
Extra: Edge of Tomorrow, Snowpiercer, Gone Girl, Justin e i cavalieri valorosi
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