Quest’anno niente classifiche consuntive, mi hanno un po’ stancato.
Tuttavia un bell’articolo a mo’ di promemoria di tutto ciò che nel 2011 ho letto e visto con piacere potrebbe servirvi a recuperare ciò che magari avete perso nei mesi scorsi. Purtroppo buona parte delle recensioni sono sul blog vecchio ma niente paura: pian piano le recupererò anche qui su Plutonia o sull’Ultimo blog a Sinistra.
Intanto qualche considerazione spiccia.
Il 2011 è stato il secondo anno consecutivo in cui il numero di ebook da me letti ha superato quello dei libri cartacei. Dopo agosto, mese in cui ho acquistato il mio Kindle a New York, il divario è ulteriormente aumentato.
Sempre nel 2011 c’è stato un altro sorpasso: ho letto più romanzi e racconti in inglese che non in italiano. Credo anche che il distacco tra le due categorie sia destinato anche ad aumentare ancora nel 2012.
Leggo poi sempre più graphic novel, sia in in italiano che in inglese, e il settore mi sembra ricchissimo di suggestioni, idee, proposte. Molto più di quello dell’editoria classica.
Riguardo ai film, sarò breve: ne ho visti molti di meno e, in linea di massima, i titoli degni di nota sono stati davvero pochi. Pollice verso anche per i serial: non ne ho trovato uno particolarmente coinvolgente, tutti quelli che ho seguito a fasi alterne si sono rivelati poco entusiasmanti. Salvo un’eccezione che citerò in seguito.
E ora facciamo qualche nome…
Dal punto di vista della narrativa italiana direi che ci sono state due ottime conferme: L’ora più buia, di Claudio Vergnani, e La mezzanotte del secolo, di Samuel Marolla. Entrambi gli autori sono assolutamente all’altezza dei loro più bravi colleghi internazionali, due certezze assolute che senz’altro continuerò a seguire con estremo interesse.
Degno di nota anche Masche, di Fabrizio Borgio, che ha il grande merito di aver proposto un romanzo a metà tra le ghost stories inglesi e le atmosfere horror di Pupi Avati. Scusate se è poco!
Nel campo degli ebook devo segnalare di nuovo Girlfriend from Hell. Poco importa se è stato scritto da un amico. Il romanzo è davvero bello, molto più completo, maturo e avvicente di tanta roba che troverete in libreria. Perché, sì, GfH è disponibile gratuitamente…
Notevole anche il racconto In bilico, di Luigi Musolino, che sarei curioso di vedere alle prese con un formato più lungo.
Non per ultimo cito Le radici del Cielo, di Tullio Avoledo. Libro ultimo arrivato, ma che mi ha divertito molto.
Nella narrativa straniera mi limito a segnalare i titoli che mi sono rimasti più impressi, altrimenti la lista non finirebbe più. Inizio con Hater, di David Moody, che io ho letto in inglese, ma che è uscito anche da noi, per Urania. Per quel che riguarda l’ucronia un titolo su cui presto tornerò è Afrika Reich, di Guy Seville.
Ottimo anche la novel zombie-protostorica Valley of the dead, di cui abbiamo parlato un paio di giorni fa a proposito della sua imminente prima edizione italiana. Tradotto in italiano e di facile reperibilità è La materia oscura, di Michelle Paver, che mi ha colpito parecchio. Questo sempre limitandomi alle pubblicazioni datate 2011.
Tra i fumetti cito tre titoli su tutti: Supergod, di Warren Ellis, BPRD n°9: 1946, di Mike Mignola e Paul Azaceta, e infine Incognito 2: Cattive Compagnie, di Ed Brubaker. Per gli italiani cito invece solo Stria, di Gigi Simeone, pubblicato da Bonelli.
Nei serial ho trovato molto deludente la seconda stagione di The Walking Dead, per cui nutrivo grandi aspettative. L’unica bella sorpresa arriva in realtà da Game of Thrones, che è una fedele trasposizione della saga di G.R.R.Martin. Se non l’avete ancora vista recuperatela in streaming, perché merita. Devo però ammettere di non aver visto nemmeno una puntata di alcuni prodotti di cui si parla un gran bene, tra cui Spartacus. In compenso so citarvi le due peggiori scemenze dell’anno, Falling Skies e Terranova. Serial costossissimi e orribili, pieni zeppi di cliché sorpassati.
Film e dintorni: poche citazioni degni di questo nome. Capitan America, non un capolavoro ma divertente e ben realizzato. The Dead, uno dei migliori zombie movie degli ultimi anni. Black Death, che è del 2010 ma che da noi è arrivato con un anno di ritardo. Un aggiunta dell’ultimissimo momento riguarda Le idi di marzo, ottimo film politico con la regia di George Clooney, sempre più bravo. Su tutti svetta però Contagion, un filmone di quelli che piacciono a me, e poco importa se altri hanno storto il naso.
Questo è quanto.
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