I Ministeri della Difesa e dei Trasporti dovranno risarcire oltre 100 milioni di euro ai familiari delle vittime della Strage di Ustica.
Lo ha deciso questa mattina il Tribunale civile di Palermo.
Il processo si era aperto il 9 gennaio 2008, dopo che alcuni familiari degli 81 passeggeri del volo Itavia 870 avevano citano in giudizio i due dicasteri, accusandoli di «omissioni e negligenze» e di aver impedito di sapere cosa accadde la sera del 27 giugno 1980.
I legali dei familiari – gli avvocati Daniele Osnato, Alfredo Galasso e Vanessa Fallica – invocando l’esistenza del diritto all’accertamento della verità, hanno sostenuto che i due dicasteri non avevano adeguatamente protetto il Dc9, pur sapendo che un tratto dell’aerovia percorsa quella sera dal volo Itavia 870, denominato “Punto Condor”, era scarsamente vigilato dai radar.
Il 30 maggio 2007, la seconda sezione civile del Tribunale di Palermo aveva condannato gli stessi ministeri al risarcimento, per complessivi 980 mila euro, di altri 15 familiari.
Nel giugno 2010 la Corte d’Appello di Palermo ha confermato quest’ultima sentenza quantificando, nei confronti degli stessi familiari, un risarcimento complessivo di un milione e 390mila euro.
Fabrizio Colarieti per stragi80.it
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