I miracoli del Power Balance

Quest’anno il delirio dell’estate è il Power Balance, il bracciale che promette straordinarie prestazioni fisiche: forza, equilibrio, flessibilità e resistenza.

Tutti ne vanno pazzi, dai divi hollywoodiani ai campioni dello sport, ma l’Antitrust ha aperto un’istruttoria per possibile pratica commerciale scorretta e ha intimato l’azienda produttrice di fornire prove scientifiche della sua efficacia, pena il risarcimento degli acquirenti.

Premetto che non ho un Power Balance perché lo trovo orribile, ma trovo divertente tutta questa polemica.

Il bracciale miracoloso contiene un ologramma in grado di amplificare istantaneamente gli stati di energia positiva del nostro corpo diminuendo lo spreco di energia, l’unica cosa che non fa è ridurre la cellulite, ma a questo scopo sicuramente ci saranno altri amuleti.

E’ come se io buttassi una moneta nel pozzo dei desideri e poi chiedessi il rimborso perché il desiderio non si è avverato, o pretendessi il risarcimento dopo un corso di yoga perché non ho ritrovato l’armonia dello spirito.

Se compro un Power Balance è perché è trendy, non perché non so stare in equilibrio con le braccia aperte e una gamba alzata.
E se proprio non posso rinunciare a stare in questa posizione non ho bisogno di un bracciale ma di un analista.