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I miracoli di Santa Rita da Cascia e l'icona di Montefiorello

Creato il 22 maggio 2014 da Berenice @beneagnese

 

 

i miracoli di santa rita da Cascia e l'icona di Montefiorello

Montefiorello (PG)

La rupe di Roccaporena di Cascia, paese natale di Santa Rita, ha la stessa consistenza scagliosa dei versanti di Montefiorello, frazione montana del comune di Vallo di Nera.

La terra e le rocce sono quelle della Valnerina, anzi del più ampio bacino idrografico del Nera su cui confluiscono le acque del Corno provenienti dal Casciano.

Pari alla compattezza della roccia è la fede che la gente di queste parti nutre nei confronti della Santa degli impossibili, da secoli riconosciuta come mediatrice di miracoli e testimone di forza, perdono e umiltà.

santa rita montefiorello
Statua votiva di Santa Rita da Cascia

Il 22 maggio nella cittadina umbra di Cascia e in centinaia di altri luoghi sparsi per il mondo, si festeggia Santa Rita, tra un tripudio di rose e l’accorata speranza dei devoti. L’urna che contiene il corpo della Venerabile casciana è circondata da centinaia di ex voto, donati come ringraziamento. Ma anche fuori da Cascia non mamcano manifestazioni di culto.

Proprio nel villaggio di Montefiorello, tra le rocce di scaglia rossa, intorno al 1950 la pietà popolare volle ricordare con un’icona la vicenda di un salvataggio prodigioso.

In quegli anni la strada a serpentina che sale verso il paese era stretta, in terra battuta e priva di barriere e muretti, aperta sugli strapiombi sottostanti.

L’imprenditore edile perugino, Samuele Pelucca, un giorno si trovò a salire per quella via impervia a bordo di un autocarro e finì fuori strada. Gli abitanti del posto, commossi, raccontano ancora che il volo nel dirupo fu impedito dalla mano della Santa e che essi stessi restarono increduli nel vedere il mezzo restare miracolosamente in bilico sul bordo della strada.

Per sollevare l’autoveicolo e trarre in salvo il conducente illeso fu costruita un’impalcatura di sostegno, fatta di tavole e assi in legno.

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Edicola votiva di Montefiorello

Tanta grazia meritò la costruzione di un piccolo tabernacolo poggiato sul fianco della montagna. che ancora oggi attira l’attenzione di chi passa per quei luoghi. Davanti alla statuetta di Santa Rita in abito monacale, mani gentili si alternano a deporre sempre dei fiori.

(Foto concesse dal geom. Stefano Paglialunga-Montefiorello)


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