Mi devo ricordare spesso che non sono nata né vincente né perdente: ma sono nata libera. Di scegliere il futuro che più rappresenta la mia felicità.
In questo motto mi trovo un po’ spaesata, a tratti persa, in alcuni momenti: si perché travolta dagli avvenimenti tutto sembra assumere contorni sfumati, la lucidità si perde e ciò che sembra fondamento si sgretola come vernice secca.
Mi piace pensare a un’energia intrinseca che come una forza centrifuga arriva al momento giusto per ricordarci quante ne abbiamo passate, sottolineando che i ricordi – belli e brutti- servono da carburante per il futuro che ci attende.
Siamo come siamo: insicure, magre, grasse, flaccide, belle, brune o bionde. Gelose, con tante rughe, qualche segno d’espressione. Con shorts e abiti lady like che alterniamo senza preoccuparci di spazi di contiguità e coerenza, passando da cioccolato con incastonati smarties a broccoli al vapore. Cambiamo idea con la stessa frequenza con cui J.Lo si cambia outfit durante la giornata, sparliamo di ex amiche che ci hanno ferito ma ci inteneriamo appena ci cominciano a sorridere di nuovo.
Abbracciamo e abbracciamoci che seppure piene di aspettative troviamo al felicità nello stendere il bucato all’aperto, magari verso il tramento, quando d’estate le giornate sono lunghe e il cielo si colora di rosa antico.
Crediamo nella dolcezza che tocca il cuore, quella gentilezza che ti avvolge con un semplice sorriso. Crediamo nel potere delle felpe grigie e delle calze di cachemire, così come crediamo che qualsivoglia cosa a righe porti felicità, soprattutto se abbinato al sabato mattina, all’avocado ed a un uomo con la barba che con sorrisi e leggerezza ha ristabilito le regole dell’Amore, portandoci di nuovo a credere all’impossibile.
Evviva quindi: quel divano che ci accoglie ogni sera, dove sfatte ci addormentiamo con la bocca aperta davanti all’ennesimo reality che ci serve solo da nenia per condurci da Orfeo. Evviva quindi a questi uomini con la barba che ci massaggiano i piedi senza impegno ma che in un secondo riescono a farti crogiolare nel romanticismo più palese. Evviva al pan brioschè con la marmellata, all’earl grey al mattino, che fuma nella cucina sprigionando note affettuose e colorando i raggi di sole che timidi invadono la cucina.
Hip Hip Hurrà per randomici atti di gentilezza e generosità. Strilli di tromba per quel sentimento simile al sentire casa finalmente la propria casa, eppure essere così protesi a viaggio da riuscire a ritrovare dentro di noi quell’emozione pura di conforto, appena prima di chiudere gli occhi. Che le ragazze pompon saltellino e ballino la hula per il profumo di legna bruciata, le sere d’estate quando dalle finestre lasciate aperte passa musica antica di cui canticchiamo il ritornello.
Le groupies di tutto il mondo arrivino in comitato per il suono delle voci assonnate di chi amiamo, per le patatine mangiate sulla sabbia a fine giornata mentre si beve un bicchiere di bollicine rosate. Ma soprattutto viva viva via come sappiamo amare, come abbiamo imparato a camminare e a risorgere anche quando la speranza aveva abbandonato ogni sogno.
Veggie burger: perché fa bene. perché dobbiamo imparare a rispettare la nostra salute e chi ci sta intorno. Perché è una goduria. Perché anche solo una volta a settimana rinunciare alla carne fa bene.
Gipsy Veggie Burger // Ricetta
- 200 g di lenticchie rosse decorticate – rapporto 2:1 -> 2 tazze di acqua, una di lenticchie
- 1/2 cipolla piccola
- paprika
- sale //Pepe
- basilico
- pangrattato
- prezzemolo
- menta
- arancia
- sottilette
- asparagi ( punte)
- spianci freschi
- roquefort
- salsa bbq
- ketchup
- purea di piselli
- parmigiano gratuggiato
Far cuocere le lenticchie: il rapporto è 2 a 1. Ovvero per due tazze di acqua, ne va una di lenticchie.
nel mentre fare la purea di piselli: una volta cotti a vapore, passarli al fullatore a immersione con olio evo, timo e basilico.
Tagliare le arance a fettine sottili, sbollentare le punte di asparagi.
Una volta cotte le lenticchie, scolarle e metterle in un recipiente dove le mescolerete con pan grattato, paprika, un filo di olio, la cipolla tritata, il parmigiano reggiano grattugiato e i piselli. Comporre con le mani degli hamburger, e farli scottare in una padella di olio bollente.
Scaldare il pane degli hamburger, e iniziare a comporre il nostro supplì: spinaci, sottilette, fettine di roquefort, la punta degli asparagi,l’arancia, le salse che più ci piacciono e infine il burger di lenticchie.