Tra i vari, innumerevoli piccoli e grandi misteri dei nostri tempi c’è anche quello, relativamente sconosciuto, delle Numbers Stations.
Se ne ha qualche notizia sul finire della Prima Guerra Mondiale, ma in realtà è solo molti anni dopo che questi centri di trasmissione hanno iniziato a moltiplicarsi, seppure in sordina, ignorate dai più.
Ma di che si tratta esattamente? Semplice: sono stazioni radio a onde corte che trasmettono senza interruzioni delle sequenze di parole e numeri (soprattutto numeri) senza apparente consequenzialità logica. I messaggi hanno però delle caratteristiche che li identificano come generati dalle Number Stations: sono tutti di 45 minuti esatti, intervallati l’uno dall’altro da qualche secondo di pausa. Inoltre ciascun messaggio è preceduto da un’esortazione, che probabilmente funge come identificativo. Per esempio: “Atenciòn! 12345 – 45678 – 98765 etc etc…”
Detta così, la faccenda pare inquietante.
E infatti lo è.
Tra l’altro, dagli anni ’90 in poi, sono state identificate altre varianti dei codici trasmessi dalla Numbers Stations. Le più creepy sono quelle precedute da brevi jingle composti da musica di carillon, ma ce ne sono anche altri, altrettanto spettrali, per esempio quelli che si aprono con dei gong o con delle sirene che ricordano i vecchi allarmi antiatomici della Guerra Fredda. Senza dimenticare quelle che utilizzano le candide voci di bambini per ripetere praticamente in eterno queste sequenze alfanumeriche.
Ma qual è la funzione di questi centri di trasmissione?
Ci sono varie teorie in merito. La più accreditata le vuole come strumenti di spionaggio militare. In tal caso i codici di messaggio non sarebbero altro che precise comunicazioni criptate, raggiungibili anche da agenti dotati di semplici apparecchi d’ascolto, comunemente acquistabili in qualunque grande magazzino. Magari agenti dormienti, come quelli che andavano di gran moda tra gli anni ’70 e ’80…
Alcuni esperti di Numbers Stations hanno infatti notato che i blocchi di messaggi cifrati, spesso identici per anni, sono cambiati in corrispondenza di alcuni eventi politici di primissimo spessore, come per esempio la caduta dell’URSS, l’Undici Settembre, la Prima Guerra del Golfo etc etc.
Un altro indizio che avalla la teoria della natura militare delle Numbers Stations è la puntualità estrema delle trasmissioni, che iniziano sempre a determinati orari, senza sgarrare di un secondo. Quasi come se fossero degli appuntamenti fissi per chi è in ascolto…
Tra l’altro ci sono state delle indagini in merito, e anche dei casi che a suo tempo fecero scalpore. In un solo caso si riuscì perfino a localizzare una Numbers Stations, quella di Atencion, che si appoggiava a Radio Habana Cuba, e che fu scoperta dai servizi segreti americani e perseguita legalmente per spionaggio.
D’altra parte ci sono però dei fattori che fanno vacillare questa teoria. Uno su tutti: perché più governi al mondo dovrebbero adattare una strategia tanto bizantina, eppure conosciuta anche dai nemici e dai rivali economici di turno?
Inoltre, in linea di massima, tutti i governi smentiscono di fare uso di tali strumenti, e anche dagli archivi della Guerra Fredda sono filtrate poche notizie ufficiali riguardo all’utilizzo ossessivo di trasmissioni criptate automatiche, sia da parte del blocco sovietico che di quello americano.
Un’altra teoria, più cospirazionista, immagina le Numbers Stations come strumenti di spionaggio e di propaganda di organizzazioni segrete non governative. Figure che richiamano, per dire, alla Spectre di JamesBondiana memoria, ai Cobra del mondo dei G.I. Joe, o a strutture ancora più fantasiose, come magari la Hanso Foundation di Lost.
Se tale ipotesi fosse corretta possiamo dunque immaginare una sorta di complotto a lunghissimo termine, magari con tanto di esperimenti di comunicazione e di coordinamento globale di una Rete di agenti diffusa su tutto il pianeta, che da decenni si prepara a fare qualcosa.
Sì, ma che cosa cosa?
Vi lascio con un esempio di messaggio ripetuto all’infinito da una Number Station. Si tratta solo di un breve stralcio, ma significativo.
Abbastanza inquietante, vero?
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(A.G. – Follow me on Twitter)