Tomba frigia di VI secolo a.C.
Il nome della Crimea contiene la radice del nome dei Cimmeri, bellicoso popolo che gli Assiri chiamavano Gimirrai e che nell'Antico Testamento sono chiamati Gomer. Omero credeva che i Cimmeri abitassero in lande desolate nel nord, mentre gli antichi volevano che abitassero, invece, i Campi Flegrei, in Campania e che Cuma abbia mutuato il nome proprio da queste antiche e misteriose popolazioni.Gli studiosi hanno appurato che i Cimmeri di cippo asiatico invasero la Frigia e ne conquistarono la capitale Gordion nel 700-600 a.C.. I Frigi parlavano una lingua indoeuropea che si perse nel VI secolo a.C., a contatto con l'idioma greco. Ne rimangono pochissime iscrizione e, di conseguenza, pochissime parole, la cui interpretazione e sovente discussa e difficile.
Omero, così come per i Cimmeri, riconosceva due terre di Frigia che sebbene fossero confinanti, erano molto diverse. Una di queste terre era in Bitinia, tra il lago Ascanio e il Mar di Marmara, l'altra, quella più nota, era nella valle del fiume Sangario. Gli antichi ritenevano che i Frigi discendessero dai Brigi, una popolazione di origine balcanica imparentata, a sentire i Greci, con Traci e Macedoni. Proprio dalla Tracia sarebbe arrivato il primo Mida, colui che trasformava in oro tutto ciò che toccava, secondo le leggende. Mida sarebbe stato adottato come successore dal primo Gordio e da questo momento - sempre secondo i Greci - i sovrani della Frigia avrebbero alternato tra Gordio e Mida i nomi dei loro sovrani.
Rovine di Gordion
Ma i Frigi avevano anche fortissimi legami, secondo Omero, con Troia, poiché Priamo era accorso ad aiutare i Frigi quando costoro si erano scontrati con le Amazzoni. Inoltre una delle mogli di Priamo era di stirpe frigia e Paride, figlio di Priamo, è stato sempre rappresentato con copricapo e vesti frigie.Gli annali assiri datati al 717 e al 709 a.C. menzionano un sovrano di nome Mita capo di un popolo chiamato Mushki, alleatosi con Sargon. L'etnonimo Mushki era attribuito a ben tre popolazioni: quella che viveva sull'alta valle dell'Eufrate, quella stanziata in Cilicia ed una collocata tra l'Armenia e la Georgia.
Erodoto afferma di aver visto, nel V secolo, tra le offerte presentate a Delfi, un vecchio trono appartenuto a Mida e dedicato ad Apollo. Su quel trono il re usava emettere le sue sentenze. Si trattava, pertanto, della più antica offerta presente nel santuario di Apollo.
I Frigi adoravano la Grande Madre, conosciuta con il nome di Cibele dai Greci e considerata la Madre della Montagna. Oltre a Cibele notevole considerazione era rivestita da Sabazio, dio del cielo raffigurato a cavallo ed associato dai Greci a Zeus.
Tumulo frigio rinvenuto a Gordion
Le rovine della capitale dei Frigi, Gordion, furono scoperte nel 1893 ad un centinaio di chilometri a sudest di Ankara, grazie ai lavori per la realizzazione della linea ferroviaria Baghdad-Berlino. Sette anni più tardi Alfred e Gustav Korte iniziarono proprio da Gordion i primi grandi progetti di scavo scientifico del Vicino e Medio Oriente. Raggiunsero presto i livelli del VI secolo e aprirono cinque degli oltre 200 tumuli sepolcrali della necropoli di Gordion. Il tumulo maggiore era di oltre 300 metri di diametro e 53 metri di altezza.Cinquanta anni dopo gli scavi ripresero sotto la direzione di Rodney Stuart Young, dell'University of Pennsylvania Museum di Philadelphia. In 17 anni furono scavate due monumentali cittadelle fortificate, sovrapposte l'una all'altra al centro della città e furono aperti altri 30 tumuli datati ad un periodo compreso tra il IX e il I secolo a.C.. Tra questi tumuli, due risultarono piuttosto ricchi. Al di sotto delle sepolture monumentali venne trovato l'abitato ed un'altra necropoli. Venne in luce anche una fortificazione in mattone crudo risalente al VII-VI secolo a.C.
Hierapolis di Frigia
Alla morte di Stuart Young, nel 1974, gli scavi vennero sospesi per essere ripresi nel 1988 sempre dagli statunitensi e portarono alla ricostruzione sia dell'economia della regione che alla topografia della città. Sino ad oggi sono 40 i tumuli scavati, dai quali emerge la ricchezza dell'élite frigia attraverso i corredi finora rinvenuti: calderoni e secchi in bronzo e argento, cucchiai, tazze, cinture d'argento, figurine d'avorio, finimenti per cavalli in ferro e argento, gioielli in oro granulato. Uno dei tumuli era stato destinato alla sepoltura di un bambino con i suoi giocattoli: figure di animali in bronzo e legno e vasi in terracotta. Un altro grande tumulo conteneva i resti di un personaggio di alto rango, morto all'età di circa 60-65 anni, deposto su uno spesso materasso di stoffe di lusso colorate dentro una bara ricavata dal tronco di un albero. Tutto intorno alla bara giacevano fibule e cinture in bronzo, un'impressionante numero di mobili in legno forse utilizzati durante il banchetto funebre in cui era stata inserita una situla in bronzo che poteva contenere fino a 5 litri di vino. Oltre a questi reperti il corredo dell'uomo annoverava situle bronzee a testa di leone e di ariete ed una ventina di brocche.Uno dei tavoli di reperti in legno rinvenuti nel
tumulo del re di Gordion
I resti lignei ben conservati hanno permesso, attraverso la dendrocronologia, di datare la camera sepolcrale al 740 a.C., facendo pensare ad un avo del mitico re Mida piuttosto che a Mida stesso. Sulle travi della camera, inoltre, erano ripetuti più volte i nomi di Nana, Myksos, Sitidos e Kyrynis, forse invitati di riguardo al funerale del re di Gordion.
Gordion è formata da tre parti distinte: al centro una collina di 16 metri di altezza considerata la cittadella, ricostruita e fortificata più volte; a fianco della cittadella è stata ritrovata la Città Bassa divisa in due settori fortificati; a nordest si estende, invece, la Città Esterna racchiusa per intero da un grande bastione difensivo. Proprio sotto la cittadella giacciono i resti più antichi di Gordion, databili al 3000 a.C. circa.