I miti raccontati da Ovidio

Ovidio, nato nel 43 a.c. e morto nel 18 d.c., grande poeta elegiaco dell’antica Roma, scrive e conclude nell’ 8d.c. poco prima dell’esilio, le ” Metamorfosi”. Le “Metamorfosi ” opera divisa in 15 libri scritti in esametri, racconta i miti greci: dalla nascita degli dei dal  Caos alla celebrazione di Cesare Augusto. Poema articolato, che non ha un ordine cronologico preciso, il cui filo conduttore sono le metamorfosi.

I racconti trattano vari argomenti: dai miti cosmogonici, come il diluvio universale e la rinascita del genere umano grazie a Deucalione e Pirra, ai più famosi che riguardano l’amore di un dio per una giovane mortale, come quelli di Apollo e Dafne e Zeus ed Io.

Sono presenti anche gli eroi tebani, le avventure degli argonauti e la storia d’amore di  Medea e Giasone, e quella tra Teseo e Arianna; le avventure di Dioniso e le imprese di Perseo. Viene narrata anche la guerra di Troia e i miti ad essa collegati come l’incontro tra Peleo e Teti, fino ad arrivare alle avventure dei discendenti di Enea.

Grazie a quest’opera sono arrivati fino ai nostri giorni i racconti della mitologia greca da cui si evince il modo di pensare di questa grande civiltà del passato: il rapporto con la natura, il senso del limite, la crudeltà degli dei, la violenza, il senso della bellezza, i culti, la superbia degli uomini regolarmente punita dagli dei. Le “Metamorfosi” sono un’opera di facile lettura, interessante e utile per comprendere meglio la cultura della Grecia antica, culla della civiltà occidentale.

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