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I moderati e la fine del bipolarismo

Creato il 08 gennaio 2013 da Tabulerase

GOVERNO: CASINI, LO GUIDI PERSONALITA' INDIPENDENTE E SERIAIl premier dimissionario e senatore a vita Mario Monti ha più volte dichiarato, nelle sue apparizioni televisive, che il vecchio sistema destra/sinistra va superato. Un refrain che dalla caduta del muro di Berlino è risuonato spesso e che a mio avviso non ha senso.

Mi spiego.

Alcune parole non mantengono sempre lo stesso significato ma questo muta con il mutare dei tempi; la contrapposizione sociale che destra e sinistra descrivevano nell’ottocento, ma anche negli anni ’70 non ha oggi più corrispondenza con la realtà. La società è profondamente cambiata ma, sostenere che destra e sinistra sono obsolete significa cancellare due visioni, una progressista e una conservatrice della società che, ancora oggi sono ben presenti, in tutto il mondo e, hanno delle”ricette” differenti per l’economia per i diritti civili ecc..

Vi sono delle forze in Italia che dal disfacimento della DC lavorano per una creazione di un “contenitore” che si rifaccia a quel paradigma che dava alla “balena bianca” la sicurezza di governare il Paese indipendentemente da ciò che avesse o non avesse fatto.

La DC si votava, se non per convinzione, con il naso turato, per non consentire, in un mondo diviso in due blocchi, al MSI o al PCI di andare al governo. Poi venuto meno il comunismo sono venute meno quelle ragioni e, in più in Italia le vicende di tangentopoli e la discesa in campo nel ’94 di Berlusconi hanno disegnato un nuovo arco parlamentare e la nascita di un bipolarismo.

Certo negli ultimi vent’anni più che a un bipolarismo abbiamo subìto un plurileaderismo, oltre a Berlusconi, l’inventore del partito persona, Bossi, Di Pietro ecc… ma una declinazione errata del bipolarismo non può e non deve essere una ragione per rinunciare a un sistema che permette l’alternanza tra due offerte politiche.

A qualcuno magari in buona fede può star stretta la semplificazione in due poli e ne rivendica un terzo, equidistante ma, se penso che i maggiori propugnatori del centro moderato sono Casini, delfino di Forlani, con incarichi politici a partire dal 1980 (consigliere comunale a Bologna per la DC) e Fini delfino di Almirante in politica dal 1973 (dirigente della federazione provinciale romana del Fronte della Gioventù) ho il ragionevole dubbio che senza l’ancora di salvataggio, che Monti rappresenta per entrambi, non sarebbero nemmeno entrati in parlamento e, invece, via a un altro giro di giostra; quindi le argomentazioni, di alcuni, sulla necessità di chiudere l’esperienza bipolare mi sembrano pretestuose.

Le parole hanno la loro importanza e in campagna elettorale ne sentiamo parecchie, alcune vengono pronunciate con passione, altre con freddezza, alcune con moderazione, altre con veemenza, non è il modo che determina la veridicità delle argomentazioni proposte ma la logica, la coerenza tra le premesse e le conclusioni.


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