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Stupisce che questa opera teatrale firmata da Eve Ensler risalga agli anni Novanta. Stupisce perché I monologhi della vagina sono di estrema attualità e certamente rappresentano una chiave di lettura sui diritti delle donne alternativa ed efficace. Il linguaggio esplicito si mescola con quello poetico in maniera incredibile e il testo scritto diventa un mezzo utile per riflettere e per appropriarsi di un codice espressivo privo di tabù e ricco di formule interpretative. Il nucleo originario del testo nasce da una serie di interviste a donne di ogni condizione, età, razza, orientamento sessuale di diverse parti del mondo. E se è vero che I monologhi della vagina, letti o visti in teatro, possono servire alle donne per conoscere se stesse, altrettanto possono fare per noi uomini di ogni età, che spesso siamo i meno capaci di comprendere la sessualità e l'intimità femminile nonostante l'esaltata eterosessualità. Merita una sottolineatura particolare il fatto che grazie alla pièce teatrale di Eve Ensler sia nato il movimento del V-day, che in ogni parte del mondo parla delle donne e raccoglie fondi per emanciparle, soprattutto nelle zone dove ogni forma di diritto è negato. Consigliato alle donne timide e insicure e a tutti gli uomini etero.
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