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I moralisti secondo gli Amor Fou

Creato il 02 maggio 2010 da Eno

 

I moralisti secondo gli Amor Fou

Da “La stagione del cannibale” a “I moralisti” non sono trascorsi che tre anni circa, pochi se si considera il grande cambiamento di sonorità che separa i due album degli Amor Fou, gruppo che, a mio avviso erroneamente, viene spesso accomunato ai Baustelle, sapete, quando parlando di Giusy Ferreri (quella che il singhiozzo non le è ancora passato) a qualche sprovveduto vien fuori “ma sì dai, quella che somiglia un po’ a Amy Winehouse”.
Non ho nessuna intenzione di ammorbarvi con una mia insulsa recensione del nuovo CD che sta per uscire, anche perché “I moralisti” è un album talmente superlativamente bello che parlandone con la poca voglia di scrivere che mi ritrovo, non solo non gli renderei giustizia, ma farei danni. Del resto cosa c’è di meglio che giudicare personalmente, e visto che ce n’è la possibilità… [clicca un po' qua >]

I moralisti secondo gli Amor Fou
Permettetemi solo di ricordare, visto l’argomento del mio recente post su Mina, che questi ragazzi hanno inciso anche un’ipnotica e interessante versione di “L’ultima occasione” (vi ricorda qualcosa?) che potete ascoltare cliccando [qui >], e che, ancora a proposito di Mina, nel corso di una puntata di Scalo 76 del 2008 (se non sbaglio) hanno presentato dal vivo una loro rivisitazione di “Città vuota” che trovate su YouTube.
Devo aggiungere altro? Sì, certo. Gli Amor Fou sono molto attivi in rete:
trovate il loro blog [qui >],
li trovate su MySpace [qui >],
su YouTube [qui >],
su Facebook [qui >]
e su Lastfm [qui >].
Se vi va, fatemi sapere.


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