Alle volte chattare con un adolescente si rivela difficilissimo: acronimi e abbreviazioni incomprensibili per gli immigranti bloccano la comunicazione. Ecco allora venirci in aiuto il decoder per le chat
Presentato come strumento per il controllo dei genitori, si rivela utile anche per i bibliotecari che si vogliono lanciare nella meritoria impresa del reference via chat. L’inconveniente? Traduce soprattutto acronimi inglesi (ma è utile per gli emoticons)
[Via: A GeekyMomma's Blog]