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I necci con la ricotta

Da Melissa

Dopo, devo ammetterlo, secoli che non scrivo una ricetta, ho deciso di lasciarvi la ricetta di un buonissimo dolce delle mie parti, anche se ormai il tempo delle castagne è un pò superato..non si sa mai che vi sia rimasta della farina!

Allora..i NECCI (quelli dolci..)

che bontà, che sapore..insomma favolosi!

I necci, tipici dell’appennino toscano (ma anche un pò dell’emiliano), sono dei dolci di castagne, una specie di frittelle servite solitamente con la ricotta.
I più famosi sono quelli della Garfagnana, ma li fanno “boni” anche da altre parti, io, modestissmo parere, ho trovato favolosi quelli “da Nanni” , a Marina di Castagneto Carducci (dove sono buonissime anche le zonzelle).

I necci, i cui ingredienti sono davvero semplici: farina di castagne, acqua, sale e pochissimo olio, risultano difficili nella cottura. Questa infatti avviene sui “testi” una specie di formelle di ferro con manici lunghi, arroventate sul fuoco. Ciò che ne viene fuori è una specie di crepes che andrà poi riempita come più vi piace (consigliatissima, appunto, la ricotta!).

I necci “lisci” sono detti “a biuscio” che è un termine dialettale per dire “senza condimento”.
Una curiosità che ho appena scoperto è che esistono anche salati..detti “necci guerci”, con la pancetta (tipici dell’appennino emiliano) o “necci incicciati”, con la salsiccia (tipici dei dintorni di Pracchia (Pt) ). Se qualcuno li ha mangiati ce li racconti!!!! Altrimenti se passo da Pistoia ve li racconto io..

Eccovi la ricetta: NECCI CON LA RICOTTA

Ingredienti

I necci con la ricotta

  • 500 gr di farina di castagne
  • 200 gr di ricotta fresca
  • 60 gr di zucchero
  • acqua
  • olio extravergine d’oliva
  • un pizzico di sale

In una terrina sbattere la ricotta con lo zucchero fino a ottenere una crema omogenea.

In un’altra terrina sbattere con una frusta un composto fatto con la farina di castagne, l’acqua, 1 filo di olio,  un pizzico di sale. L’acqua aggiungetela “a occhio” (come per il castagnaccio), deve venirvi un composto omogeneo che non sia troppo denso ma nemmeno liquido, una via di mezzo.
Quando il composto sarà diventato omogeneo, mettere a scaldare sul fuoco i testi unti con olio di oliva. Quando sono molto caldi, aprire i testi e versare al centro di uno di essi un piccolo ramaiolo di composto, sovrapporre l’altro testo e lasciar cuocere, capovolgendoli per far cuocere i necci da ambo i lati.
Nel caso non abbiate i testi (cosa più che comprensibile) potete usare un piccola padella antiaderente, unta con l’olio di oliva, cuocere il neccio quel tanto che basta per dargli quella crosticina simil bruciacchiata. Per ogni nuovo neccio, ci deve essere sempre un pochino d’olio nella padella.
Prendere la crema con la ricotta preparata precedentemente e metterla nel neccio, arrotolarlo in stile cannolo e servire, il top è servirli caldi, freddi perdono. (Si possono anche spruzzare con lo zucchero a velo!)

Se volete si possono piegare anche a ventaglio..e ultima curiosità: verso Carrara i necci sono detti: “castagnàzi coi arcòti”.

Dove trovare i necci di strada?? Alle fiere! In praticamente tutte le feste della castagna che si rispettino..

Buon appetito!

:D



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