I Negrita e il ritorno a Roma con l’album “9”

Presentazione album “Nove” Negrita presso “la Feltrinelli” di Roma

I Negrita, insieme dal 1991, non si stancano “di accontentare il pubblico troppo esigente”. Disponibile in tutti gli store dal 24 marzo, il loro nono album è stato presentato ieri a la Feltrinelli di Roma in Via Appia Nuova.

 Il progetto discografico “9” è stato realizzato “sperimentando sound nuovi”, “viaggiando” e creando attesa anche sui Social Network. Tra scatti alle terre irlandesi, divertimento nei pub, esplorazioni geografiche e l’annuncio del tour 2015 in Italia, il gruppo rock non si è mai dimenticato degli ammiratori. I musicisti toscani hanno creato una vera catarsi nella creazione discografica, dimostrando di vivere per i propri fan.

“E’ stato un ritorno al “rock anni Sessanta”, dopo anni in giro per il mondo.”, afferma Pau, frontman della band aretina. Non mancano, però, i riferimenti all’ “esperienza romana”. Nove è un progetto iniziato durante il musical bimestrale al Teatro Sistina di Roma Jesus Christ Superstar, in cui Paolo Bruni interpretava Pilato.

L’album è composto da 13 tracce, di cui una (1989) concepita nel 2004 per L’uomo sogna di volare. Il brano, fuori tema per quegli anni, “era finito nel cassetto per sonorità e testo”, ma rispolverato per “questa generazione”.

1. Il gioco
2. Poser
3. Mondo politico
4. Que será, será
5. Se sei l’amore
6. 1989
7. Ritmo umano
8. Il nostro tempo è adesso
   
9. Baby I’m in love
10. Niente è per caso
11. L’eutanasia del fine settimana
12. Vola via con me
13. Non è colpa tua

I Negrita non perdono mai l’autoironia e la spensieratezza che li ha resi unici nel panorama folk mediterraneo. A la Feltrinelli, gli artisti hanno dimostrato che creatività e intrattenimento sono la chiave della loro vittoria ventennale, improvvisando una presentazione semplice e per niente ridondante.

“Il segreto della nostra longevità? Semplice: la fonte dell’eterna giovinezza e la birra. Tutto tranne l’acqua!”, risponde il cantante al moderatore dell’incontro.

Ma dal pubblico arriva un’osservazione pungente: “Perché nel tour 2015 non ci sono tappe al Sud Italia?”

“Questa è una risposta che diamo spesso – afferma Paolo -. Quando esce un disco cerchiamo di fare un tour che compensi la produzione meramente commerciale messa in gioco. Purtroppo al Sud, quest’aspetto è difficile da soddisfare, perché non ci sono promoter che sostengono le spese. Gli spazi, inoltre, non sono sempre adatti ad ospitarci. Non riusciamo ad adeguarci alle esigenze di tutto il territorio nazionale: dovremmo fare due produzioni indipendenti. Siamo innamorati del nostro lavoro, vogliamo dargli più potenzialità e spazio possibile. Arrivare giù, in discesa, non è difficilissimo.”

I Negrita concludono l’evento affermando: “Al meridione è più facile organizzare concerti all’aperto perché il popolo è abituato a stare fuori, preferisce assistere ad esibizioni nelle Arene, nei parchi. Dipende molto anche dalla cultura del posto. Nel 2012 con Dannato Vivere, quando abbiamo provato a suonare all’Area Flegrea, non c’erano troppi biglietti venduti e abbiamo dovuto ripiegare su un locale chiuso in piena estate. Questa è la realtà del territorio. Verremo quando ci saranno le condizioni”.

Pare che il gruppo fatichi a “rotolare verso il Sud”, pur avendo intenzione di tornarci. Nonostante le difficoltà, venerdì 27 marzo saranno a Napoli per un altro “appuntamento firma-copie” a Piazza dei Martiri alle 18.30.