L’OIPA invita tutti coloro che vivono con cani e gatti a prestare attenzione ad alcuni accorgimenti per prevenire e gestire il terrore generato dai botti di fine anno.Gli animali hanno infatti una diversa percezione dei rumori, nei cani, ad esempio, il senso dell'udito è notevolmente superiore a quello umano. Oltre a sentire vibrazioni comprese tra 20 mila e 40 mila Hz (l'uomo non sente quelle che superano i 20 mila) sentono ad un volume doppio del nostro. Inoltre, una componente dei fuochi per noi marginale, quella olfattiva, è particolarmente rilevante per i cani che sono in grado di sentire odori ad una concentrazione un milione di volte inferiore a quella percepita dall'uomo e ad una distanza per noi inimmaginabile. E’ quindi facile intuire quale sia lo stato di ansia e paura che accompagna lo scoppio simultaneo di migliaia di petardi, mortaretti e fuochi artificiali.
I fuochi d'artificio rientrano tra gli stimoli che provocano sensibilizzazione, ovvero un progressivo aumento della risposta di paura poiché sono stimoli di forte intensità, non sono prevedibili, compaiono a intervalli irregolari e non c'è possibilità di fuga. Alcuni soggetti più sensibili, oltre allo stato fobico quando sentono i fuochi, sviluppano anche uno stato ansioso per tutto il periodo che precede e segue la fine dell'anno.Cosa possiamo fare per aiutarli?
- Non lasciamoli soli. Gli animali fobici potrebbero avere reazioni incontrollate e ferirsi, quindi è necessario stare loro vicino, senza esagerare con coccole e carezze, ma cercando di distrarli con giochi e bocconcini, mostrando che non c’è nulla di cui preoccuparsi. Tenere in casa o in un luogo protetto e rassicurante anche gli animali che abitualmente vivono fuori.
- Teniamo alto il volume di radio o televisione in modo che venga attutito il rumore dei botti proveniente dall’esterno.
- Durante le passeggiate tenerli al guinzaglio, evitando anche di liberarli nelle aree per gli animali per scongiurare fughe dettate dalla paura.
- Nei mesi precedenti far visitare l’animale da un veterinario comportamentalista che prescriverà la terapia da seguire, sia farmacologica che comportamentale.
- Evitare soluzioni fai da te somministrando tranquillanti, alcuni sono addirittura controindicati e fanno aumentare lo stato fobico. Può essere invece utile l'uso dei feromoni di appagamento, sia sotto forma di collare che sotto forma di diffusore per ambienti. Riducono lo stress e accelerano l'adattamento psicofisico, vanno applicati almeno dieci-quindici giorni prima dell’inizio degli scoppi.
- Rivolgersi ad un veterinario comportamentalista per un processo graduale di desensibilizzazione, esponendo l'animale allo stimolo ad un'intensità progressivamente aumentata quando si trova in uno stato di rilassamento emozionale.
- Sensibilizzare l'opinione pubblica e sopratutto i bambini su quanto questi inutili rumori possano essere dannosi per i quattro zampe.
Fonte
oipaitalia.com