Riprendiamo l'argomento di Equitalia già affrontato nei giorni scorsi, dove si ipotizzava che le cifre richieste negli ultimi tre o quattro anni potessero saltare per irregolarità nella nomina di moltissimi funzionari (quasi tutti), che quindi sarebbero spogliati della competenza di perseguire o trattare con i contribuenti morosi. Oggi ci sono questa novità, la fonte di informazione è sempre Libero Informazione. Germano Meletti
Condono fiscale: arriva la sanatoria dei debiti Equitalia?
di QuiFinanza27/03/2015 - Secondo indiscrezioni di ambienti politici, il governo sarebbe intenzionato a ricorrere ad un nuovo condono fiscale. Una sanatoria che andrebbe a vantaggio non solo dei contribuenti, stretti fra crisi e morsa fiscale, ma anche delle casse erariali, messe a dura prova dai nuovi limiti di pignoramento imposti dal decreto del Fare (su tutti, il divieto di pignoramento della prima casa e i nuovi tetti massimi per le ipoteche e le esecuzioni forzate) e presumibilmente dalla recente sentenza della Corte Costituzionale che rischia di invalidare milioni di cartelle di pagamento.
E del resto, per quanto concerne Equitalia, la tendenza ad "andare incontro" ai contribuenti morosi si è già delineata nei mesi scorsi con la sanatoria delle cartelle di Equitalia fino a 300 euro, il nuovo ravvedimento operoso, la riapertura dei termini delle dilazioni di pagamento per chi è decaduto dal precedente piano di rateazione e, infine, la sanatoria per i grossi evasori fiscali che, negli anni passati, hanno portato i capitali all’estero (la meglio nota "voluntary disclosure"). Ora i tempi sembrerebbero maturi per un nuovo provvedimento "ammazza-debiti", una boccata di ossigeno per le casse dello Stato che l'esecutivo potrebbe disporre previo via libera dell’Unione Europea. Si tratterebbe, in sostanza, di estendere la logica della voluntary discosure anche alle evasioni commesse all’interno del territorio nazionale: evasori pentiti che si presentano all’Agenzia delle Entrate, confessano di aver evaso l’imposta per “tot” euro e pagano spontaneamente, in cambio di un forte sconto e della cancellazione delle eventuali conseguenze penali.
AVVISAGLIE - Alcuni organi di informazione politico-economica hanno già ventilato l'ipotesi nei mesi scorsi, ipotizzando un probabile 30% quale quota per estinguere i propri debiti con Equitalia o, prima ancora dell’iscrizione a ruolo dei tributi, con l’Agenzia delle Entrate. E per chi non ha la possibilità di pagare neanche queste somme non resta che la carta del contenzioso, fattispecie in continuo aumento.
IL PERICOLO RICORSI - Inoltre, come accennato, una sanatoria potrebbe essere l’occasione per evitare la marea di ricorsi che, a breve, potrebbero essere presentati dai contribuenti a seguito della dichiarazione di incostituzionalità delle nomine di ben 1200 dirigenti del fisco, con relativa contestazione degli atti e delle cartelle esattorieli firmate da questi ultimi. Le rassicurazioni in merito del Ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, secondo cui le cartelle resterebbero valide, non convincono più di tanto.