Dal libro virtuale dei ricordi: In quel tempo ( siamo negli anni '50-'60) frequentavo l'Azione Cattolica, la cui sede era ubicata in una grande baracca sulla via Pietraliscia di Bagnara Calabra, attrezzata anche per la proiezione di film cosiddetti "castigati" essendo un cinema parrocchiale, il cui gestore (l'Abate Salvatore Gioffrè) visionava le pellicole prima di essere proiettate per tagliare eventuali scene che potessero turbare gli spettatori, la maggior parte dei quali era iscritta all'Azione Cattolica. I film che riscuotevano maggior successo erano quelli a sfondo religioso come "Ben Hur", " I Dieci Comandamenti", "La Tunica", "Spartacus", ecc. ma di tanto in tanto venivano proiettati film come " I figli di nessuno", "La miniera", "L'Angelo bianco" i cui protagonisti Amedeo Nazzari e Ivone Sanson godevano di grande successo perché riuscivano con le loro storie a far piangere il pubblico presente. Noi, ragazzi di allora, durante la proiezione a volte davamo fastidio a chi seguiva il film con attenzione e per rimettere un pò d'ordine, ricordo, interveniva l'Abate, il quale al buio tirava scappellotti al primo che gli capitava per farci stare fermi. Tutti, chi prima chi dopo, abbiamo ricevuto uno scappellotto dall'Abate Gioffrè! E le persone, oggi settantenni, ricorderanno certamente con un pizzico di nostalgia quel periodo che, tutto sommato, è stato molto utile per la nostra crescita in termini di educazione, rispetto, onestà e senso del dovere in quanto forgiati in un ambiente sano sotto la guida di educatori esperti, preparati e molto comprensivi. Chi non ricorda le lezioni del venerdi sera del Presidente Ciccio Gioffrè?! O i ritiri spirituali del Canonico Antonino Gioffrè?! Oppure le partite a ping-pong di Santino Barbaro con Riccardo Saffioti, di Franz Scordo con Pepè Velardo, di Melo Stillitano, Ciccio Federico, Rocco Pirrotta, Achille Bonifacio, Natale Velardo, Marcello Scordo con il sottoscritto?! E la squadra di calcio " GIAC Boys"?! Le recite con la regia di don Ciccio Cardone prima e Giuseppe Frosina poi?! Le partite a carte, le gite fuori-porta fino alla Torre, chiamate Crest, la Messa sociale della domenica mattina, gli incontri con le altre Associazioni Cattoliche e tanti altri eventi che hanno lasciato il segno nella nostra vita. Quelli erano tempi in cui non si conosceva la violenza, la droga, la discoteca o la cattiveria del mondo moderno; si viveva in maniera semplice; ci si salutava con "Sia lodato Gesù Cristo" ogni volta che ci si incontrava; si giocava senza malizia e ci si innamorava con estrema riservatezza. Anche le ragazze, allora, erano tutte casa e chiesa per cui vivevano la loro vita in maniera semplice e onesta, senza cellulare e senza minigonna, concedendo al proprio ragazzo quanto bastava a tenere vivo il loro sentimento amoroso che il più delle volte si concretizzava con il matrimonio. Insomma per noi settantenni di oggi, quei tempi sono rimasti nella mente e nel cuore, per cui ritengo sia salutare ogni tanto tuffarci nel passato e ricordare i momenti felici della nostra adolescenza e prima giovinezza, che sono stati determinanti nella formazione della nostra personalità e del nostro carattere. Qualche volta ho raccontato ai miei figli episodi di quei tempi, ma loro mi hanno prestato attenzione solo per rispetto filiale non nascondendo qualche sorrisetto nel confrontare il mio racconto con il loro tempo. Ma è giusto così! Siamo nel 2011 e da allora il mondo intero è cambiato sotto ogni aspetto, nel bene e nel male, per cui ogni tanto rituffarci nel mondo di ieri, a noi fa bene al cuore e ci aiuta ad andare avanti.Magazine Religione
Dal libro virtuale dei ricordi: In quel tempo ( siamo negli anni '50-'60) frequentavo l'Azione Cattolica, la cui sede era ubicata in una grande baracca sulla via Pietraliscia di Bagnara Calabra, attrezzata anche per la proiezione di film cosiddetti "castigati" essendo un cinema parrocchiale, il cui gestore (l'Abate Salvatore Gioffrè) visionava le pellicole prima di essere proiettate per tagliare eventuali scene che potessero turbare gli spettatori, la maggior parte dei quali era iscritta all'Azione Cattolica. I film che riscuotevano maggior successo erano quelli a sfondo religioso come "Ben Hur", " I Dieci Comandamenti", "La Tunica", "Spartacus", ecc. ma di tanto in tanto venivano proiettati film come " I figli di nessuno", "La miniera", "L'Angelo bianco" i cui protagonisti Amedeo Nazzari e Ivone Sanson godevano di grande successo perché riuscivano con le loro storie a far piangere il pubblico presente. Noi, ragazzi di allora, durante la proiezione a volte davamo fastidio a chi seguiva il film con attenzione e per rimettere un pò d'ordine, ricordo, interveniva l'Abate, il quale al buio tirava scappellotti al primo che gli capitava per farci stare fermi. Tutti, chi prima chi dopo, abbiamo ricevuto uno scappellotto dall'Abate Gioffrè! E le persone, oggi settantenni, ricorderanno certamente con un pizzico di nostalgia quel periodo che, tutto sommato, è stato molto utile per la nostra crescita in termini di educazione, rispetto, onestà e senso del dovere in quanto forgiati in un ambiente sano sotto la guida di educatori esperti, preparati e molto comprensivi. Chi non ricorda le lezioni del venerdi sera del Presidente Ciccio Gioffrè?! O i ritiri spirituali del Canonico Antonino Gioffrè?! Oppure le partite a ping-pong di Santino Barbaro con Riccardo Saffioti, di Franz Scordo con Pepè Velardo, di Melo Stillitano, Ciccio Federico, Rocco Pirrotta, Achille Bonifacio, Natale Velardo, Marcello Scordo con il sottoscritto?! E la squadra di calcio " GIAC Boys"?! Le recite con la regia di don Ciccio Cardone prima e Giuseppe Frosina poi?! Le partite a carte, le gite fuori-porta fino alla Torre, chiamate Crest, la Messa sociale della domenica mattina, gli incontri con le altre Associazioni Cattoliche e tanti altri eventi che hanno lasciato il segno nella nostra vita. Quelli erano tempi in cui non si conosceva la violenza, la droga, la discoteca o la cattiveria del mondo moderno; si viveva in maniera semplice; ci si salutava con "Sia lodato Gesù Cristo" ogni volta che ci si incontrava; si giocava senza malizia e ci si innamorava con estrema riservatezza. Anche le ragazze, allora, erano tutte casa e chiesa per cui vivevano la loro vita in maniera semplice e onesta, senza cellulare e senza minigonna, concedendo al proprio ragazzo quanto bastava a tenere vivo il loro sentimento amoroso che il più delle volte si concretizzava con il matrimonio. Insomma per noi settantenni di oggi, quei tempi sono rimasti nella mente e nel cuore, per cui ritengo sia salutare ogni tanto tuffarci nel passato e ricordare i momenti felici della nostra adolescenza e prima giovinezza, che sono stati determinanti nella formazione della nostra personalità e del nostro carattere. Qualche volta ho raccontato ai miei figli episodi di quei tempi, ma loro mi hanno prestato attenzione solo per rispetto filiale non nascondendo qualche sorrisetto nel confrontare il mio racconto con il loro tempo. Ma è giusto così! Siamo nel 2011 e da allora il mondo intero è cambiato sotto ogni aspetto, nel bene e nel male, per cui ogni tanto rituffarci nel mondo di ieri, a noi fa bene al cuore e ci aiuta ad andare avanti.Possono interessarti anche questi articoli :
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