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I nostri inviati da Venezia: Scott Haze possibile Coppa Volpi?

Creato il 04 settembre 2013 da Mattiabertaina

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Mentre Venezia 70 si avvicina al suo epilogo restano ancora pochi titoli in concorso da visionare e, sulla scorta di ciò che si è potuto vedere fino ad ora, Scott Haze potrebbe essere il candidato più forte per portare a casa la Coppa Volpi 2013 (riconoscimento per la migliore interpretazione). Scott Haze (Paradise, As I lay dying) è il volto di Lester Ballard, uomo squilibrato e violento (influenzato dal personaggio di Ed Gein, serial killer statunitense che ha ispirato Psycho), protagonista di “Child of God” di James Franco, in Concorso alla 70° Mostra del Cinema. Scott Haze arriva in laguna in sordina, oscurato dal carisma e dalla celebrità del regista James Franco. Il Red Carpet è tutto per quest’ultimo ma all’uscita dalla sala, la star indiscussa è l’attore nato a Dallas. Le impressioni sono state molto positive. Scott Haze è riuscito a portare sullo schermo la vita di Lester, individuo borderline che vive ai margini della civiltà e che affronta tre stadi di emarginazione: da un primo stadio di rapporti ridotti con gli abitanti del paese fino ad uno stadio di totale esclusione, rintanato nei boschi, respinto da una società che non lo vuole. Il Lester della prima mezz’ora, emarginato e (soltanto) potenzialmente violento si sostituisce un Lester trasformato dall’isolamento e dalla repulsione dei propri simili che lo spingono fuori città; è un Lester facinoroso, aggressivo, imprevedibile che diventa un serial killer necrofilo. Per prepararsi alla parte, l’attore si è isolato per tre mesi nel Tennesse prima dell’inizio delle riprese; James Franco ha affermato che avrebbe potuto scegliere volti più celebri ma che ha optato per Scott perché “attore perfetto per quella parte”. Scott è diretto con maestria da James che presenta un personaggio pazzo, ma dotato di una certa attrattiva, come il protagonista di Taxi Driver, Travis (Franco dixit). Il disadattato di Child of God si muove tra defecazioni, perdite di muco sulla barba incolta, alternata a scene crude, non per tutti i palati. Gettando uno sguardo sui potenziali concorrenti al Lido, da Cage a Coogan, passando per Dolan, non paiono esserci antagonisti. Alla giuria di Bertolucci l’ardua sentenza.



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